MACERATA Le statue di padre Matteo Ricci e del suo più illustre amico e discepolo cinese Paolo Xu Guangqi collocate nelle due nicchie della facciata della collegiata di San Giovanni. Una giornata di festa per Macerata, per la diocesi, per i cittadini e per la Cina che lega ancor più la sua vicinanza alla città che diede i natali al missionario ancora venerato nel più grande Paese dell’Oriente.
A benedire le statue il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, a testimonianza del valore religioso e non solo che rappresenta questo filo che unisce l’Italia alla Cina nel segno del missionario maceratese Matteo Ricci.
«È un bellissimo gesto di amicizia tra due popoli così lontani che celebriamo oggi - ha detto Parolin - e poi questo collegamento di Macerata con la Cina è importante, sapete bene quanto questo Paese orientale stia a cuore alla Santa Sede. Sono contento di essere qui per questa circostanza e per questo legame. Celebriamo con gioia questo momento di festa. Al Vaticano interessa il rapporto con la Cina perché vuole realizzare una presenza della chiesa cattolica che sia segnata dalla normalità. Matteo Ricci è stato un grande amico della Cina e crediamo che attraverso il metodo che lui ha adottato si possa crescere nell’amicizia e nella conoscenza reciproca».
Tante autorità hanno voluto essere presenti all’occasione, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, ai consiglieri regionali Anna Menghi e Romano Carancini e il prefetto Flavio Ferdani, tutti i vertici delle forze dell’ordine e l’intero mondo ecclesiale con in testa il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, allo stesso tempo emozionato e felice.
Su basamento delle due opere è inciso a perenne ricordo in cinese e inglese: «A gift of the Chinese Catholics, friends of Fr. Matteo Ricci, 2022» e «Xu Guangqi Kiang-nan Initiatives of Paulus Xu,2022». Padre Matteo Ricci e il suo amico e più illustre convertito cinese Paolo Xu Guangqi, sono infatti un dono di amicizia alla diocesi di Macerata da parte dei cattolici cinesi e soprattutto delle comunità di Pechino e Shanghai. Le donazioni per la realizzazione di queste opere sono giunte dai cattolici cinesi ma anche da cinesi che abitano in varie parti della Cina e del mondo.
«Oggi dobbiamo dire solo grazie a tutti.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout