Quaranta chilometri di Ciclovie verdi a Macerata, partita la procedura per gli espropri

Quaranta chilometri di Ciclovie verdi a Macerata, partita la procedura per gli espropri
Quaranta chilometri di Ciclovie verdi a Macerata, partita la procedura per gli espropri
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 19 Maggio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:29

MACERATA -  Valorizzare le specificità locali, per un turismo di vicinanza, oltre che internazionale, adatto ad appassionato della bici e ai turisti e far riscoprire ai maceratesi percorsi e luoghi nascosti di cui molti non conoscono neppure l’esistenza.

Con l’avvio della fase di esproprio per la pubblica utilità di terreni di proprietà privata interessati dall’intervento, che coinvolgono 227 privati che dovranno contattare il Comune entro i prossimi trenta giorni, entra nel vivo il progetto delle Ciclovie Verdi Macerata che rientra nel più ampio piano di rete delle Ciclovie Marche. 

Due anni di lavoro preparatorio
 

Quello maceratese sarà un anello di 40 chilometri che collega le vallate del Chienti e Potenza avendo come vertice alto il centro di Macerata. Dopo oltre due anni di lavoro preparatorio adesso si entra nel vivo con l’obiettivo di completare questa fase e appaltare il progetto entro fine anno, con apertura dei cantieri ad inizio 2024 ed entro la fine del prossimo anno inaugurare il tracciato.

Ad illustrare l’importanza di questo progetto sono stati gli assessori comunali Paolo Renna e Andrea Marchiori, i consiglieri regionali Simone Livi e Pierpaolo Borroni, assieme all’architetto Omar Pasquinelli che ha redatto il progetto del percorso delle Ciclovie Verdi. I tre milioni di euro destinati al progetto di Macerata sono stati finanziati dal Contratto Istituzionale di Sviluppo.

Il progetto
 

«E’ un progetto fortemente voluto dalla nostra amministrazione - ha esordito l’assessore Paolo Renna - che arriva nella fase esecutiva. Consentirà di collegare le due vallate tramite l’attraversamento di Macerata, un percorso agevole ciclopedonale, staccato dalla viabilità ordinaria che potrà essere fatto sia dai turisti che amano viaggiare in bici e conoscere così le bellezze dei nostri territori che da famiglie e giovani maceratesi che riscopriranno luoghi ai più sconosciuti come la chiusa di Sambucheto, i calanchi delle Acquesalate, la cascata sul Chienti dietro la zona industriale di Sforzacosta, il Fosso Trodica. Non abbiamo dimenticato l’attenzione alle persone fragili: penso all’anello di Rotacupa, un tracciato di tre chilometri dove adotteremo misure specifiche per persone con disabilità».

I percorsi, che avranno una segnaletica condivisa si sviluppano su quattro lotti principali e un percorso secondario di collegamento con la ciclabile esistente di Fontescodella; nella loro totalità ricreano un anello complessivo in tutto il territorio del comune di Macerata. Nello specifico i tracciati collegheranno Fiume Potenza – Sasso d’Italia, Fosso Ricci – Collevario, il percorso del Fosso Trodica, il tratto lungofiume Chienti che è diviso in due porzioni: un tratto urbano che connette il Fosso Ricci con la stazione di Sforzacosta e un tratto extraurbano che si sviluppa quasi esclusivamente lungo l’asta fluviale, su sede propria, fino a Piediripa. 

Il percorso



Il percorso secondario di Fontescodella avrà la funzione di collegare la ciclabile esistente in prossimità del palasport con il quartiere residenziale in via 11 Settembre. «L’aver lavorato su un percorso che segue le aste fluviali ed i fossi consentirà anche di mettere in sicurezza idrogeologica tante aree - ha ribadito l’assessore Marchiori - ed al tempo stesso offrire un’attrattiva turisticamente importante e sostenibile per l’ambiente. Era un progetto già scritto nel programma elettorale e che si cala a pennello nel nostro territorio, studiato appositamente per le caratteristiche e la conformazione delle nostre campagne e vallate. Non è un punto di arrivo ma di partenza verso la possibilità di aggiungere ulteriori percorsi a quello che andremo a realizzare».

I consiglieri regionali Livi e Borroni hanno portato i saluti del presidente Acquaroli e dell’assessore Brandoni sottolineando l’importanza di un progetto che ha una forte valenza turistica e che si va ad aggiungere ai tanti interventi e cantieri progettati e posti in essere dall’amministrazione Parcaroli con l’obiettivo di valorizzare e fra crescere la città mentre il progettista Omar Pasquinelli nell’illustrare il percorso ha ricordato come «si sviluppa come prosecuzione e ricucitura di alcuni percorsi presenti nel territorio e collega le aste fluviali del Potenza e del Chienti con percorsi ortogonali “di crinale” e “vallivi” seguendo i torrenti e i fossi; in totale si possono distinguere cinque percorsi funzionali, con una lunghezza totale di circa 40 km. Di questi due terzi sono nuovi tracciati ed un terzo manutenzione di strade esistenti». 

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