Chiodera, direttore di Malattie infettive: «Metà dei letti vuoti, presto tutti i malati al Covid hospital»

La palazzina di Malattie infettive
La palazzina di Malattie infettive
di Mauro Giustozzi
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Martedì 18 Maggio 2021, 08:20

MACERATA - Calano velocemente i ricoverati covid alla palazzina di Malattie infettive che potrebbe nel giro di qualche settimana tornare alla normale attività con il trasferimento degli ultimi pazienti al Covid Hospital di Civitanova. Scende anche l’età di chi è colpito dal virus mentre le terapie monoclonali stanno dando ottimi risultati.

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«Ma non possiamo assolutamente abbassare la guardia, serve massima attenzione anche in questa fase –ci dice Alessandro Chiodera, direttore di Malattie infettive all’ospedale di Macerata- perché ricordo che giusto un anno fa di questi tempi il quadro era pure in netto miglioramento, al punto che il 27 maggio chiudemmo il reparto Covid dell’ospedale di Camerino.

Allora venivamo da un lockdown piuttosto rigido che aveva portato ad un abbattimento di contagi e ricoveri ospedalieri. Stavolta credo che la vaccinazione stia contribuendo a questo significativo calo di persone che devono essere ricoverate in ospedale per curare il covid». 


Lo svuotamento dell’edificio di Malattie infettive all’ospedale del capoluogo è in atto da diversi giorni e, con la stessa velocità con cui si affollavano le persone colpite dal coronavirus, adesso sta scendendo analogamente il numero dei pazienti ricoverati. «Questa mattina sono 25 i pazienti che abbiamo ricoverato nei letti della palazzina di Malattie infettive – prosegue Chiodera - per cui abbiamo ben 17 posti liberi. E’ da circa una settimana che abbiamo molti letti vuoti che sono aumentati col passare dei giorni. Ce lo aspettavamo che ci fosse questa decrescita dei ricoveri anche se non è che ci sperassimo troppo: io personalmente in questa fase preferisco non fidarmi troppo nel senso che la situazione ha preso una piega decisamente favorevole, questo è innegabile. Però è indispensabile mantenere un certo grado di attenzione per evitare di ricadere in errori del passato che abbiamo pagato a caro prezzo. Sicuramente le vaccinazioni stanno dando un enorme contributo a questo calo di persone che devono rivolgersi agli ospedali per aver contratto il covid. Allo stesso tempo la cosiddetta immunità di gregge non l’avremo, se tutto va bene, prima dell’autunno. Avendo vaccinato le categorie più a rischio degli anziani c’è stata la conseguenza di un minor numero di ricoveri nelle nostre strutture». 


Scende anche l’età dei ricoverati per covid mentre se proseguiranno a calare i numeri ospedalieri presto la palazzina di Malattie infettive potrà essere nuovamente covid free. «L’età dei ricoverati è diminuita – sottolinea il direttore Chiodera - rispetto a qualche mese fa e questo segnala come le categorie fragili siano ora più al riparo dal contagio. L’intenzione dell’Asur, se continuerà questo calo di pazienti covid, è di mantenere come ospedale covid quello al Centro fiere di Civitanova liberando gli altri. Per Macerata in questa settimana contiamo di chiudere uno dei due piani aperti e, se il trend a scendere proseguirà, svuotare l’ultimo piano credo che avverrà nell’arco di due settimane». 


Un altro aspetto incoraggiante è la cura con gli anticorpi monoclonali per il covid che sta risultando molto efficace anche all’ospedale di Macerata. «Nel nostro ospedale ne abbiamo fatte sette di queste terapie con gli anticorpi monoclonali – conclude il diretto di Malattie infettive - e solo uno di questi alla fine ha dovuto essere ricoverato. Il trattamento sta dando risultati ma è chiaro che funziona nella fase iniziale della malattia in quelle persone che non sono ancora malate ma mostrano primi sintomi. L’obiettivo è quello di evitare loro il ricovero ricorrendo a questa cura. Il quadro generale è comunque più confortante e ci consente di riaprire tutte quelle attività legate ad altre patologie e far fronte anche alle ferie estive del personale che ha affrontato mesi durissimi senza un attimo di tregua nella battaglia contro il covid. Che però non è ancora affatto vinta».

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