Sostenibilità ambientale, Macerata al top. È in testa alla classifica italiana di Cerved

Piazza della Libertà a Macerata
Piazza della Libertà a Macerata
di Giulia Sancricca
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 06:55

MACERATA  - La provincia di Macerata al primo posto in Italia nella classifica della sostenibilità ambientale. A dirlo è la seconda edizione del Rapporto Italia Sostenibile di Cerved. Lo studio riporta infatti la posizione dell’Italia che, su 29 nazioni europee analizzate da Cerved, occupa la quindicesima posizione ed è al di sotto della medi,a soprattutto a causa delle cattive performance economiche e sociali, mentre vanta un buon livello di sostenibilità ambientale. 

 

Ma se nell’analisi sulla sostenibilità economica si percepisce il netto divario tra il Nord e il Sud della penisola, in quella ambientale è proprio la provincia di Macerata a invertire il trend, guadagnando la prima posizione, pure davanti alle nordiche Bergamo e Monza Brianza.

L’indice di sostenibilità ambientale si basa sui livelli di inquinamento, sulla situazione idrogeologica e sismica, sulla gestione delle scorie e dei rifiuti, sul rischio della transizione energetica nei sistemi produttivi. La provincia di Macerata ha ottenuto il primo posto con un punteggio di 103.4 che tiene conto di diversi fattori. Dati che ritraggono una provincia all’avanguardia non solo dal punto di vista energetico, ma anche sismico. L’emergenza che l’ha fiaccata dal 2016 rappresenta in questo caso un punto a favore.

La ricerca infatti tiene conto anche del numero degli addetti impiegati in unità produttive a rischio di alluvioni, frane e terremoti. Questo significa che, pur nel dramma del sisma, la provincia di Macerata è riuscita a dare una risposta concreta ai fattori di rischio. Al punteggio ottenuto su questo aspetto si aggiungono i valori di concentrazione e superamento delle soglie limite di Pm10, No2 e O3; ma anche la densità di stazioni di monitoraggio dell’aria e dell’acqua; il consumo della risorsa e le eventuali perdite durante l’erogazione. A testimoniare l’attenzione del Maceratese a questi ultimi aspetti sono gli stessi valori dell’emergenza idrica dell’estate appena trascorsa: sebbene non siano mancate le difficoltà anche in questo territorio, non si è mai arrivati a gravi livelli di allerta. Ma la provincia risulta virtuosa pure sul fronte del consumo pro capite di gas metano e di energia elettrica; sulla mobilità e la qualità del parco auto; la presenza di servizi sharing mobility e l’utilizzo del trasporto pubblico; l’energia da fonti rinnovabili, la densità e la potenza di impianti fotovoltaici, idroelettrici ed eolici. Hanno contribuito pure il numero di residenti serviti da teleriscaldamento e la densità di colonnine di ricarica per le auto elettriche. 

La provincia non è nuova nemmeno a grandi risultati per la raccolta differenziata. Anzi, sotto questo aspetto sono stati spesso proprio i paesi più piccoli a dimostrare maggiore attenzione, classificandosi come Comuni ricicloni. E questo non è passato inosservato all’analisi del Cerved che ha tenuto conto della quota di famiglie raggiunte dalla raccolta porta a porta e della quota di raccolta differenziata. 

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