Code al centro per le vaccinazioni, in arrivo nuovi spazi anti-disagi all’ingresso

Le persone in coda al centro per i vaccini
Le persone in coda al centro per i vaccini
di Mauro Giustozzi
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 07:25

MACERATA - Accolgono le persone che devono vaccinarsi, le accompagnano nel percorso interno al centro di Valleverde, aiutano a compilare i moduli e sono sempre pronti a fornire qualsiasi informazione. Sono i volontari della Protezione civile, delle numerose associazioni, non solo del capoluogo, che si alternano al centro vaccinale di Piediripa ora, prima all’oratorio Santa Madre di Dio, e che affiancano il lavoro di polizia locale ma anche di operatori sanitari in questa decisiva campagna per sconfiggere il Covid 19. 

 
 
«Il nostro compito è l’accoglienza dei cittadini - dice Adriano Salvucci, presidente di Macerata Soccorso-, il check in, la numerazione, la sistemazione in sala e l’accompagnamento verso i box vaccinali e poi verso l’uscita dalla struttura. In pratica li seguiamo durante l’intero percorso nel centro. Le richieste che ci fanno i pazienti sono svariate: c’è chi non ha la scheda compilata, chiedono cosa devono fare, dove devono andare. Rispetto alla sede di via Capuzi qui ci troviamo in ben altre condizioni logistiche: è chiaro che essendo tutto nuovo c’è bisogno di tempo per entrare a regime. Siamo impegnati con 16 operatori che si alternano tra mattino e pomeriggio. In questi primi giorni le criticità non sono mancate, come quella che ha riguardato l’ingresso per i disabili: non sapevano di avere una porta dedicata diversa da quella dell’ingresso principale. Siamo pronti ad intervenire e sanare ogni situazione». 

Ieri mattina una lunga fila fuori dal centro vaccinale di Valleverde. Uno dei problemi da risolvere è quello degli appuntamenti orari dati alla popolazione: molti sono coloro che arrivano parecchio prima dell’orario fissato e così l’attesa fuori dal centro è più lunga del previsto. «Cerchiamo di far comprendere ai cittadini che non serve arrivare mezzora prima ma bisogna attenersi agli orari stabiliti – afferma l’assessore comunale alla Protezione civile, Paolo Renna - perché questo crea assembramenti e rallenta le operazioni. Nel giro di massimo 30 minuti la persona completa il ciclo di vaccinazione. Ringrazio gli operatori della Protezione civile perché mettono sempre il massimo di impegno e disponibilità. Per quanto riguarda l’attesa delle persone fuori dal centro vaccinale stiamo lavorando per utilizzare altri spazi di questo edificio per creare un’area al coperto di filtraggio che eviti di stare adesso al freddo o sotto la pioggia e d’estate sotto il sole». Volontari che provengono da diverse associazioni quelli che operano nella struttura, come Mauro Ottavianelli dell’Associazione nazionale alpini. 

«Diamo anche noi il contributo a questa vaccinazione di massa – afferma -. Ci siamo ben organizzati per far sì che le persone siano seguite dall’ingresso all’uscita dalla struttura. I cittadini sono disponibilissimi a seguire le indicazioni nostre e dei medici. Ci sono dei momenti in cui l’afflusso è maggiore che si alternano a periodo con meno persone». Nella grande sala dove i cittadini attendono di effettuare il colloquio con i medici prima di vaccinarsi, gli operatori della Protezione civile aiutano i più anziani a compilare i moduli previsti. 

«La collaborazione con Macerata e con tutti i comuni dell’hinterland è fondamentale – dice Vincenzo Tassone di Corridonia -.

Io in questa giornata sono delegato ad aiutare le persone a compilare la modulistica, però ci alterniamo in tutti i servizi di accompagnamento. In questa prima fase gli anziani vengono accompagnati da figli o parenti: all’apertura del centro c’è qualche rallentamento che poi viene recuperato una volta che l’iter è si è avviato».

Una criticità viene evidenziata da Gabriele Marchesini, volontario dell’Associazione soccorritori volontari aiuti umanitari. «Secondo me ci sarebbe bisogno di qualche dottore in più in modo da velocizzare le operazioni – afferma-. Le persone sono corrette, seguono le nostre direttive e raramente dobbiamo intervenire per il formarsi di assembramenti. È una novità anche per noi questa vaccinazione, ci mettiamo volentieri a disposizione della gente che ha bisogno di aiuto in questo delicato momento che attraversiamo».

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