Arrivano bollette da incubo per i terremotati: «Tante le utenze staccate»

Arrivano bollette da incubo per i terremotati: «Tante le utenze staccate»
di Chiara Marinelli
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Giovedì 21 Luglio 2022, 03:45

MACERATA -  È allarme per il caro bollette. E per i terremotati la stangata è doppia visto che sono chiamati a pagare anche gli importi legati al periodo di sospensione per il sisma. In molti si trovano in grande difficoltà e si sono rivolti alla Federconsumatori. È Benedetta Piermattei, nuova presidente provinciale dellassociazione, a rendere note quelle che sono le problematiche maggiori.


La situazione 
«Nel nostro territorio, e mi riferisco in particolare alle zone del cratere sismico, la situazione è piuttosto pesante.

Per i terremotati – ha spiegato Benedetta Piermattei - le bollette erano state sospese dopo il sisma e, poi, sono state rateizzate. E, quindi, queste persone, ora, si ritrovano a pagare la rata delle bollette precedenti e le nuove bollette. E il problema di riuscire a pagare tutto ormai non riguarda soltanto le fasce economicamente più fragili ma anche quelle famiglie monoreddito o con reddito fisso. Le segnalazioni non arrivano soltanto dai centri maggiormente colpiti dalle scosse ma anche da Comuni come Corridonia o Mogliano, soltanto per fare qualche esempio. Molte famiglie che non sono riuscite a pagare si sono ritrovare con il gas staccato. E il piano delle rate salta se anche una di esse non viene pagata. Ritengo – ha continuato Benedetta Piermattei - che le aziende di fornitura elettrica debbano avere una attenzione particolare nei confronti del nostro territorio. Il mio consiglio è quello di muoversi il prima possibile, contattandoci in maniera immediata. Quando le famiglie si trovano con il gas staccato noi possiamo sollecitare ma i tempi sono comunque lunghi. Potrebbe passare anche più di una settimana e noi possiamo fare poco, nonostante l’impegno. Situazioni analoghe – ha spiegato ancora Piermattei - sono avvenute anche in relazione al pagamento del canone Rai, che era stato sospeso nei confronti di quei soggetti che hanno più di 75 anni e hanno un reddito inferiore a 8 mila euro. Stiamo lavorando per alzare questa soglia». 


L’altro problema 
Si registra anche un intensificarsi delle truffe messe in atto da alcune aziende con l’obiettivo di riuscire a stipulare quanti più contratti possibili. «Ultimamente vengono segnalate telefonate da parte di aziende – ha continuato la presidente provinciale di Federconsumatori –. Sono chiamate che già dall’inizio dovrebbero insospettire chi le riceve. L’addetto al call center dice che è possibile risparmiare su luce e gas. Un tema delicato in questo momento di fragilità economica. Il consumatore, magari preso all’improvviso, non si preoccupa di verificare chi effettivamente sia dall’altro capo del telefono. Chi chiama chiede, poi, i dati dell’ultima bolletta.

E già qui c’è qualcosa che non va perché se fosse effettivamente l’azienda con la quale si ha un contratto questi dati sarebbero già noti. Uno, senza riflettere, rende noti il codice fiscale e i dati di luce e gas ed ecco che si ritrova, a sua insaputa, con un contratto attivato. Perché bastano questi dati, un codice fiscale, un codice Pod (si tratta del codice alfanumerico di 14 o 15 caratteri che viene assegnato all’utenza elettrica, ndr), per attivare un contratto. Sono delle truffe che stanno interessando chiunque, in realtà, non solo gli anziani che sono notoriamente i soggetti più fragili, ma anche tante famiglie che in questo momento sono in difficoltà», ha concluso Benedetta Piermattei. La Federconsumatori segnala alla polizia postale ogni episodio meritevole di approfondimento. 

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