Macerata, la rabbia degli imprenditori: «La superstrada è un incubo, slalom tra i cantieri. Tutti i giorni è il caos»

La rabbia degli imprenditori: «La superstrada è un incubo,slalom tra i cantieri. Tutti i giorni è il caos»
La rabbia degli imprenditori: «La superstrada è un incubo,slalom tra i cantieri. Tutti i giorni è il caos»
di Riccardo Antonelli
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Giovedì 14 Luglio 2022, 03:20

MACERATA - La lunga e calda estate sulle strade della provincia maceratese è costellata di problematiche già conosciute da anni e dall’arancione della rete di plastica dei cantieri.  Tra difficoltà mai superate e lavori in corso, quella del 2022 è un’estate da bollino rosso sulle vie di comunicazione. Dall’entroterra alla costa, dalla tanto attesa Pedemontana ai tribolati sbocchi sulle strade adriatiche, passando per i cantieri lungo tutta la SS77. Un calvario per i vacanzieri, ma soprattutto per chi quelle strade le percorre tutti i giorni per motivi di lavoro o per trasporto merci. Una situazione ben nota alle associazioni di categoria che non rimangono in disparte e si fanno sentire. 

Le criticità
 

«La principale criticità è la superstrada SS77 – conferma il segretario di Confartigianato Giorgio Menichelli -, sta subendo troppe interruzioni, restringimenti di carreggiata non solo nel tratto maceratese, ma anche verso Foligno.

In queste condizioni si aumenta notevolmente il rischio di incidenti. Utile sarebbe interrompere i lavori, per quei cantieri dove sia possibile e riprogrammarli per la manutenzione con meno cantieri contemporanei. La questione è stata posta dalla Confartigianato sia alla Regione, ma soprattutto all’Anas, ente di competenza».

I problemi non finiscono sulla Civitanova-Foligno. «Discorso a parte da fare per la valle del Potenza, dove occorre fare un progetto di miglioramento della tratta che dovrà interconnettersi con il nuovo casello che è stato programmato in fondo alla strada Regina – prosegue Menichelli -. Altro tema sono i passaggi a livello specie quelli lungo alcune tratte ad alta intensità di traffico, si pensi quello lungo la Statale a Civitanova Marche e quello in via Roma a Macerata, che creano disagio e lunghe code. Da un proficuo confronto con l’assessore Baldelli è prevista la realizzazione di sottopassi e quindi in prospettiva forse abbiamo trovato la giusta soluzione. Occorre fare in fretta».

I collegamenti interni carenti
 

Manca anche una viabilità secondaria degna di questo nome, come fa notare il presidente della Cna Macerata Maurizio Tritarelli. «Ad essere carenti sono principalmente i collegamenti viari interni tra le diverse vallate. Da molti paesi dell’entroterra ci si impiega più di un’ora per raggiungere l’unico casello autostradale di Civitanova – ammette Tritarelli -. È impensabile che un’attività che deve fare consegne giornaliere in tutta Italia possa nascere o svilupparsi nell’area interna della nostra provincia. Poi sorge il problema lavori su superstrade e autostrade. Sembra non ci sia una programmazione degli interventi o se c’è, è sicuramente da rivedere. Troppi cantieri tutti insieme e nel periodo dell’anno di maggior afflusso. Nelle settimane scorse ne abbiamo parlato e abbiamo condiviso il problema con i sindaci e le autorità competenti e attualmente la situazione sembra un po’ migliorata». Il Pnrr può essere un’occasione da non perdere in questo senso.

«Le opportunità offerte da queste risorse ci impongono di pensare a lungo e pianificare – continua Tritarelli -. È l’occasione giusta, unica direi, per anticipare ciò che inevitabilmente sarà tra qualche decina di anni, solo così potremmo recuperare il gap infrastrutturale che ci contraddistingue da sempre. Urgono interventi di adeguamento negli assi principali lungo il Potenza e il Tenna, nonché, vista la mole di traffico, un intervento al termine della superstrada 77 del Chienti, dove ci si immette nella Statale Adriatica».

La cabina di regia

Da Sauro Grimaldi, presidente di Confindustria Macerata, la proposta di istituire una cabina di regia per gli interventi sulle strade. «Manca il coordinamento tra i vari lavori, la nostra provincia è tutta un semaforo e un cambio di corsia – afferma Grimaldi –, è ovvio che ciò si ripercuote sull’economia. Anas, Regione, Provincia, Comuni, Unione montane: ognuna va per sé e non c’è dialogo. Serve una cabina di regia che coordini i vari interventi, evitando di intasare un’unica strada e programmando i cantieri per evitare i disagi. Bisogna poi accelerare sul fronte delle grandi opere. Dall’A14 alla Pedemontana saranno anni di lavori intensi, servirà collaborazione per agire con intelligenza».
 

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