MACERATA - Andrea Portaluri, autista della Contram residente a Porto Recanati, era alla guida dell’autobus distrutto dalle fiamme in via Roma. Grazie alla sua prontezza e al sangue freddo ha eseguito alla perfezione il piano di evacuazione e nessuno è rimasto ferito.
Ci spieghi cosa è successo.
«Ero partito da Porto Recanati alle 13.10. Una volta arrivato a Macerata, all’altezza del monumento ai Caduti, mi sono accorto che c’era qualche problema al motore e un automobilista ha iniziato a suonare il clacson».
Poi?
«Non ci ho pensato su due volte, mi rendevo conte che non c’era tempo da perdere.
Cosa ha provato in quegli istanti?
«Un grandissimo spavento, com’è facile immaginare. Ho preso l’estintore ma ho subito capito che era inutile: le fiamme erano troppe alte e da solo avrei potuto fare ben poco. Ci sono state anche delle esplosioni».
I passeggeri come si sono comportati?
«Hanno capito la gravità della situazione e sono scesi immediatamente. Per fortuna alla fine è andata bene. Ma lo spavento, lo ripeto, è stato davvero indescrivibile».