Macerata, scommesse senza
licenza solo se c'è discriminazione

Una toga
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Lunedì 4 Aprile 2016, 13:17
MACERATA - La raccolta di scommesse senza concessione e licenza di polizia può essere ammessa solo nel caso in cui un bookmaker sia stato illegittimamente escluso dai bandi di gara. È quanto ha ribadito la Terza Sezione penale della Corte di Cassazione in una sentenza che ha respinto il ricorso del titolare di un centro scommesse di Macerata a cui è stato sequestrato il locale. Il ricorrente, si legge in una nota di Agipronews, collegato a un bookmaker maltese privo di concessione, ha sostenuto la discriminazione della società per conto della quale raccoglie le giocate. Secondo la Cassazione però, il titolare «non ha prospettato l'illegittima esclusione dai relativi bandi di gara o la mancata partecipazione» e si è limitato ad affermare che il bookmaker «avrebbe subito una discriminazione senza altro aggiungere, con la conseguenza che non sono stati allegati i presupposti per escludere la configurabilità della fattispecie incriminatrice in relazione alla quale è stato disposto il sequestro». I motivi del ricorso risultano dunque infondati, visto che «in mancanza della concessione e della licenza occorre la dimostrazione che l'operatore estero non abbia ottenuto le necessarie concessioni o autorizzazioni a causa di illegittima esclusione dalle gare».
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