Bollette sospese per tutto il 2021 per gli immobili inagibili a causa del terremoto

Il parlamentare della Lega Tullio Patassini
Il parlamentare della Lega Tullio Patassini
di Monia Orazi
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Lunedì 22 Febbraio 2021, 03:05

MACERATA - Bollette degli immobili inagibili a causa del sisma sospese per tutto il 2021, maxi rateizzazione in 120 mesi per tutti gli altri per le maxibollette di gas e luce. Inoltre gli immobili inagibili sono anche stati esclusi dal calcolo Isee. A darne notizia è il deputato leghista Tullio Patassini: «Con la Lega di nuovo al governo i terremotati tornano ad avere l’attenzione che meritano. Grazie agli emendamenti Lega recepiti nel decreto Milleproroghe vinta la battaglia sulle maxi bollette che saranno rateizzate in 120 mesi. Sugli immobili inagibili non si pagheranno anche per tutto il 2021. Ottenuta anche l’esenzione per le Sae. Finalmente esclusi dal computo Isee gli immobili inagibili».

 

Patassini è firmatario di alcuni emendamenti, insieme al collega Riccardo Augusto Marchetti. «L’impegno della Lega per la rinascita delle Marche e dell’Appennino terremotati non finisce qui – concludono Patassini e Marchetti – in sintonia con il governo e, in particolare, il ministro dello sviluppo economico Giorgetti, ci siamo già attivati per colmare l’assurdo divario tra le regioni creato dal governo Conte 2 che ha previsto per il solo Abruzzo l’area di decontribuzione fiscale indispensabile per una spinta realmente propulsiva all’economia del territorio».

Patassini aveva già presentato una serie di emendamenti, a partire dal decreto legge “Liquidità” del gennaio 2020, a cui si era aggiunta l’attività legislativa portata avanti dalla Lega in Parlamento e dal neoministro al Turismo Massimo Garavaglia in commissione bilancio, i terremotati di Marche e centro Italia a fine dicembre avevano ottenuto la sospensione dell’Imu e dei mutui sugli immobili inagibili.

Ora il quadro si completa anche con impignorabilità fino al 2023 dei contributi per la ricostruzione, esenzione dalle imposte di bollo e registro e dall’imposta per le insegne commerciali e della tassa di occupazione di suolo pubblico per le attività commerciali e di ristorazione, come ricordato in una nota congiunta da Patassini e Marchetti.
 

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