I baristi contro gli irriducibili non vax: «Alcuni clienti si arrabbiano alla verifica del Green pass»

Una verifica del Green pass
Una verifica del Green pass
di Andrea Mozzoni
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Lunedì 3 Gennaio 2022, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 14:52

MACERATA - Una lettera simbolica al 2022, affinché finalmente si possa abbandonare alle spalle l’emergenza pandemica, è rappresentata dai commenti raccolti tra i baristi maceratesi. A dispetto degli auspici di fine anno, infatti, alle porte si avvicinano le disposizioni previste per il sempre più probabile ingresso delle Marche in zona arancione. Speranze, ma anche un po’ di stanchezza affiorano tra le parole di chi si trova anche ad affrontare un rapporto con i clienti decisamente cambiato negli ultimi 24 mesi. A pesare è soprattutto l’obbligo della richiesta del Super Green pass. 

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«Ho chiuso l’anno con uno stato d’animo non dei migliori - spiega Giampiero Cavalieri del bar Sferisterio -, dopo tutto questo tempo e tanti “tira e molla”, la gente è scocciata e impaurita, con atteggiamenti anche scontrosi che magari in passato non si verificavano.

Non riguarda tutti, ovviamente, ma non si può negare che questo accada». Sul cambio di colore invece: «Green pass o Super Green pass: sulla carta sembra tutto facile, poi così non è - aggiunge riferendosi ai controlli e al servizio ai clienti -, per il 2022 la mia speranza è che già a gennaio finisca tutto».

A pochi metri, in corso Cairoli, c’è il Caffettone di Fabio Andreozzi, un altro importante punto di ritrovo per la zona: «Certo il 2021 lo abbiamo chiuso in modo migliore rispetto al primo anno di pandemia avendo potuto comunque lavorare con continuità - dice -, spero che questo sia l’anno della ripartenza. Non mi preoccupa tanto il passaggio in zona arancione, ma piuttosto il fatto che la gente si stia disabituando al fatto di ritrovarsi nei bar come luogo di socialità».

Sui clienti: «In generale, sono tutti abbastanza collaborativi, in particolare per il controllo del Green pass al banco, però, chiaramente, ho notato delle “defezioni”, oppure qualcuno ha scelto di andarsene dopo la richiesta della verifica - continua -. Con l’obbligo della certificazione rafforzata anche all’aperto i problemi saranno attenuati dalle temperature, anche se a livello economico qualcosa potrà incidere per le nostre attività. Ripeto: meno rispetto all’anno scorso, anche se di ristori non se ne vedranno».

Preoccupazione per alcuni atteggiamenti non propriamente educati è esternata anche da Pierino Camertoni, uno dei punti di riferimento per la categoria in centro storico al bar Romcaffè della gestione “Delizie”: «Qualche luce e ombra in questa ultima parte del 2021 - afferma -, confido che il 2022 porti di nuovo serenità nel nostro lavoro, sia per le disposizioni, sempre diverse, che dobbiamo affrontare, che per il rapporto con i clienti, perché non tutti si dimostrano disponibili al momento del controllo della certificazione verde». 

La zona arancione, secondo Camertoni, limiterà ancora l’affluenza delle persone verso i bar: «C’è molta stanchezza, meno disponibilità al dialogo e, purtroppo, in qualche caso, anche molta maleducazione». L’allegria con il quale Melissa Petrucci ha accolto i clienti del Friends Caffè anche nei momenti più duri della ripresa dei contagi rappresenta appieno la voglia di reagire al momento attuale: «Spero in modo convinto che questo sia un anno migliore - commenta -, non è facile far rispettare le regole ai cittadini e non lo sarà anche in zona arancione ma lo faremo come sempre. Voglio essere però ottimista, anche se qualcuno ancora non capisce quanto sia seria la situazione».
 

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