L’avvocato Verni, zio della vittima: «Pamela uccisa e fatta a pezzi da Oseghale, è accertato in via definitiva»

L’avvocato Verni, zio della vittima: «Pamela uccisa e fatta a pezzi da Oseghale, è accertato in via definitiva»
L’avvocato Verni, zio della vittima: «Pamela uccisa e fatta a pezzi da Oseghale, è accertato in via definitiva»
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Lunedì 27 Giugno 2022, 07:00

MACERATA -  «Dobbiamo leggere e studiare bene le motivazioni della Cassazione, così basandoci solo sull’esito generale, al momento quello che è certo è che Oseghale è stato dichiarato definitivamente responsabile dell’omicidio di Pamela Mastropietro e di tutto quello che ne è conseguito dopo: il suo depezzamento chirurgico in più di 25 parti.

È stata lavata con la candeggina, messa in due trolley e lasciata sul ciglio di una strada». Così Marco Valerio Verni, avvocato della famiglia e zio della 18enne uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio del 2018 a Macerata, ha commentato il deposito delle motivazioni della sentenza della Cassazione. 
 


I particolari
I giudici hanno espresso dubbi sulla contestata aggravante della violenza sessuale al nigeriano Innocent Oseghale rinviando sul punto alla Corte di Assise di Appello di Perugia. «Si è puntato molto sull’aspetto della violenza sessuale - ha aggiunto Verni -, ma è passato in sordina il dato certo, ovvero che la Cassazione ha statuito in maniera definitiva che Oseghale ha ucciso e fatto a pezzi Pamela e siccome le cause della morte di Pamela erano state messe in dubbio sin dal primo grado, questo è un risultato grande, enorme, su cui bisogna puntare l’attenzione, perché dobbiamo avere tutti presente chi sia Innocent Oseghale, ossia una persona che ha ucciso e che ha ridotto poi il corpo di Pamela nello stato in cui ho detto prima.

Chi ha visto il corpo di Pamela, le fotografie di come è stato ridotto il suo corpo può testimoniare la diabolicità del tutto. Sulla violenza sessuale – ha aggiunto il legale - mi riservo di leggere bene le motivazioni e fare le dovute considerazioni anche in vista dell’Appello bis che si svolgerà a Perugia, chiaramente sono motivazioni che dobbiamo rispettare e che dobbiamo tenere in debito conto in vista di quell’impegno processuale, ma quello che voglio sottolineare è che è stato accertato in via definitiva che Pamela è stata uccisa e poi ridotta nel modo in cui tutti sappiamo. Questo è il dato certo, sulla violenza sessuale noi abbiamo le nostre convinzioni, ossia che Pamela non potesse essere consenziente per una serie di motivi e quindi è stata violentata, ma dovremo aspettare il nuovo processo per poterlo affermare nelle opportune sedi, confidiamo nella magistratura e noi faremo tutto quello che è in nostro potere per poter aiutare a dimostrare quanto avvenuto».

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