MACERATA - «Dobbiamo leggere e studiare bene le motivazioni della Cassazione, così basandoci solo sull’esito generale, al momento quello che è certo è che Oseghale è stato dichiarato definitivamente responsabile dell’omicidio di Pamela Mastropietro e di tutto quello che ne è conseguito dopo: il suo depezzamento chirurgico in più di 25 parti.
È stata lavata con la candeggina, messa in due trolley e lasciata sul ciglio di una strada». Così Marco Valerio Verni, avvocato della famiglia e zio della 18enne uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio del 2018 a Macerata, ha commentato il deposito delle motivazioni della sentenza della Cassazione.
I particolari
I giudici hanno espresso dubbi sulla contestata aggravante della violenza sessuale al nigeriano Innocent Oseghale rinviando sul punto alla Corte di Assise di Appello di Perugia. «Si è puntato molto sull’aspetto della violenza sessuale - ha aggiunto Verni -, ma è passato in sordina il dato certo, ovvero che la Cassazione ha statuito in maniera definitiva che Oseghale ha ucciso e fatto a pezzi Pamela e siccome le cause della morte di Pamela erano state messe in dubbio sin dal primo grado, questo è un risultato grande, enorme, su cui bisogna puntare l’attenzione, perché dobbiamo avere tutti presente chi sia Innocent Oseghale, ossia una persona che ha ucciso e che ha ridotto poi il corpo di Pamela nello stato in cui ho detto prima.
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