Il rebus delle scuole, sul rientro in aula al 70% la Regione fa decidere ai presidi

Un'aula scolastica. Da lunedì si torna a lezione al 70%
Un'aula scolastica. Da lunedì si torna a lezione al 70%
di Mauro Giustozzi
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Sabato 24 Aprile 2021, 05:55

MACERATA - Ripartenza con il fiato grosso per la scuola nella provincia di Macerata, con decisioni che arrivano sul filo di lana e che, in molti casi, comporteranno uno slittamento del rientro in aula del 70% in presenza. Mentre a livello di trasporto pubblico scolastico si va nella direzione di un riempimento dei bus al 60% della capienza rispetto all’attuale 50%.

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L’unica certezza è che non ci saranno doppi turni. Dalla Regione Marche è stata diffusa una nota in cui in tre province marchigiane, Macerata compresa, «i trasporti per ora viaggeranno al 60%, ma in questo secondo caso entra in gioco l’autonomia scolastica». 

«Sono infatti numerosi - spiega l’assessore Giorgia Latini - gli istituti che hanno anche molti studenti che vivono vicino alle scuole e utilizzano mezzi propri per raggiungerle. Saranno i dirigenti scolastici, a seconda delle esigenze e caratteristiche del proprio istituto e del proprio territorio, a organizzarsi caso per caso». Per cui, visto che al 26 aprile mancano appena 48 ore, con in mezzo la domenica della festa della Liberazione, l’orientamento prevalente dei dirigenti scolastici è quello di non intervenire nell’immediato nell’organizzazione scolastica che si era ipotizzata per lunedì prossimo, salvo correggerla successivamente. 

Come ci dice Claudio Bernacchia, dirigente del Classico Leopardi di Recanati e dell’Iis Bonifazi di Civitanova. «Il 70% della presenza degli studenti in classe alla fine sarà raggiunto – afferma - favorendo in modo particolare l’esigenza delle classi quinte che poi avranno l’esame di maturità, aggiungendoci i ragazzi portatori di handicap e quelli che hanno necessità dell’inclusione scolastica. La strada più praticabile è mantenere il 50% dei ragazzi che già avevano questa frequenza da qualche settimana e innalzare al 100% la presenza delle classi quinte. Sto immaginando questo nella mia scuola, in attesa sempre di avere delucidazioni ulteriori. In questo modo non si stravolgerebbe l’attuale organizzazione, visto anche che manca poco più di un mese alla conclusione dell’anno scolastico».

«Questo non potrà accadere però da lunedì prossimo - prosegue Bernacchia -, visto che mancano i tempi per avvertire gli studenti: credo che il raggiungimento della presenza al 70% nei miei istituti non potrà avvenire prima di mercoledì». Anche diversi altri presidi di istituti maceratesi non si sbilanciano su quello che accadrà nei prossimi giorni, restando in attesa di valutare le decisioni che giungeranno dall’Usr e quale autonomia avranno nel gestire questo innalzamento degli studenti in presenza. Sull’aumento del numero di scolari in aula interviene da dirigente scolastico in pensione più che da politico Pierfrancesco Castiglioni. 

«Il ritorno in presenza deve essere associato alla garanzia della sicurezza in aula – ribadisce Castiglioni -. Mi sfugge cosa sia cambiato in termini di tracciamento, spazi, organici, trasporti per rendere più sicure le scuole e i mezzi pubblici rispetto a marzo. Il rischio è di assistere a un’altra recrudescenza del virus, visto che a novembre e a febbraio l’impennata dei contagi si è verificata in concomitanza con la riapertura delle scuole. Non sarebbe meglio focalizzare gli sforzi per poter ripartire l’anno prossimo in presenza e in sicurezza?». Che la situazione sia delicata lo testimonia un caso di Covid riscontrato che ha portato alla sospensione delle lezioni presso la scuola d’infanzia Arcobaleno e la messa in quarantena della classe 5A della primaria a Montelupone. Quella di Macerata è la provincia delle Marche con più quarantene (42). 
 

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