MACERATA «L’Ast di Macerata ha appena provveduto all’assunzione di varie figure professionali, che rientrano nella programmazione economica del fabbisogno triennale 2023-2025». Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
Assunti a tempo determinato, a titolo straordinario, due psicologi (Jessica Ferrante e Pamela Paparoni), che andranno a lavorare all’Unità operativa diretta dal dottor Maurizio Pincherle, in particolare nei servizi territoriali e ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. Per sostituire il personale non più in servizio, a vario titolo, sono stati reclutati quattro tecnici sanitari di radiologia medica, mediante utilizzo della graduatoria del concorso pubblico.
Sono Sampaolesi Davide, Buccioli Camilla, Prezioso Ilenia e Nanushi Blerona. Assunzione a tempo indeterminato di tre operatori tecnici a rapporto di lavoro part-time di 20 ore settimanali, pari al 55,55% dell’orario contrattuale: due operatori tecnici addetti all’accoglienza e un addetto ai servizi economali.
Alla cronica carenza di medici si è provveduto con la proroga di ben 14 contratti per prestazioni professionali autonome e di collaborazione coordinata e continuativa con medici abilitati e specialisti in pensione, in varie discipline.
I dottori Paolo Manciola, Alberto Antonini, Umberto Caiazza e Giuseppe Cardia presteranno servizio al pronto soccorso degli ospedali di Camerino e San Severino, mentre Paolo Pacifico Tallei e Franco Iantosca lavoreranno al reparto di Medicina interna dell’ospedale di Camerino e Stanislao Pecorella alla Medicina interna e degenza Covid di San Severino.
«Purtroppo le procedure concorsuali finora esperite non hanno consentito di colmare la carenza di personale medico nei diversi Servizi e Unità operative complesse della nostra azienda sanitaria - commenta la direttrice generale Daniela Corsi - in particolare nell’Area dell’Emergenza-Urgenza e in quella delle Specialità mediche e della Medicina generale, per questo motivo si è proceduto alla stipula di contratti di Co.co.co o libero-professionali con medici in quiescenza, per garantire l’erogazione delle prestazioni specialistiche e assistenziali nel rispetto dei Lea e dei tempi di attesa, mentre è in corso l’espletamento delle procedure per la copertura dei relativi posti vacanti»
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