Macerata, razzia nell’appartamento in comodato. Coppia sotto accusa

Razzia nell appartamento in comodato. Coppia sotto accusa
Razzia nell’appartamento in comodato. Coppia sotto accusa
di Benedetta Lombo
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Giovedì 20 Ottobre 2022, 04:55

MACERATA -  Dalla zia aveva ricevuto in comodato un appartamento in centro a Civitanova, ma al momento della restituzione dellimmobile lo avrebbe cannibalizzato lasciandolo senza, quasi, nulla. Nipote e compagno accusati di appropriazione indebita. Ieri la vittima si è costituita parte civile chiedendo un risarcimento di 100.000 euro. Udienza rinviata. 
 
I fatti contestati risalgono allo scorso anno. In base a quanto ricostruito dalla Procura nel corso delle indagini, un’anziana civitanovese avrebbe dato in comodato alla nipote un appartamento di sua proprietà che si trova in pieno centro a Civitanova. In quell’appartamento si erano stabiliti la nipote di 35 anni e il compagno di 31 anni. A un certo punto, avendo la necessità di rientrare nella disponibilità dell’immobile, la zia aveva chiesto alla nipote di restituirglielo. In base a quanto denunciato dall’anziana la coppia non solo non avrebbe liberato l’appartamento nei tempi richiesti per poi portarsi via di tutto: un letto matrimoniale in legno comprensivo di due comodini sempre in legno, un comò, un armadio in legno, tutti i sanitari del bagno che si trova nella mansarda, un tavolo con le annesse sedie, un lampadario e tutte le plafoniere che erano nell’appartamento. Nel raid hanno staccato e portato via anche la caldaia a gas e cinque termosifoni. Al rientro nell’immobile l’anziana aveva trovato la devastazione. A quel punto era andata direttamente a denunciare i fatti. Al termine delle indagini la Procura ha contestato alla nipote della vittima e al compagno il reato di appropriazione indebita. Ieri per i due era fissata l’udienza preliminare in Tribunale a Macerata davanti al gup Giovanni Maria Manzoni e al pubblico ministero Rita Barbieri. La vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Silvia Vigoni chiedendo un risarcimento di 100.000 euro per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti. I due imputati, il giorno prima hanno nominato quali avvocati difensori i legali Simone Santoro e Giada Micucci che in aula hanno chiesto un termine a difesa per poter visionare gli atti e il giudice ha rinviato l’udienza al primo febbraio del prossimo anno.

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