Tutta l’amarezza dei titolari delle palestre: «Ci fanno ripartire d’estate, sembra una presa in giro»

Tutta l amarezza dei titolari delle palestre: «Ci fanno ripartire d estate, sembra una presa in giro»
Tutta l’amarezza dei titolari delle palestre: «Ci fanno ripartire d’estate, sembra una presa in giro»
di Chiara Marinelli
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Domenica 18 Aprile 2021, 16:33

MACERATA -  Per le palestre apertura fissata il primo giugno. Ma molti tra gli addetti ai lavori pensavano di poter ricominciare prima. Invece saranno tra gli ultimi a riprendere, dopo quasi sette mesi no stop di chiusura forzata. Una decisione, quella comunicata venerdì in conferenza stampa dal premier Mario Draghi, che ha colto di sorpresa la categoria che pensava di poter ripartire prima, comunque di poter stare sulla scia di bar e ristoranti, che, seppure solo all’aperto, ripartono dal 26 aprile. Invece per le palestra durerà ancora più di un mese. 

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«L’umore è peggiorato, in realtà, - ha detto Elsid Lumi, titolare della palestra Lume Fitness Club di Macerata e rappresentante dell’associazione di categoria Anif – ci stanno dicendo cose che non stanno né in cielo né in terra. Molti di noi sono sconcertati. A giugno saranno sette mesi che siamo ininterrottamente chiusi e il Decreto Sostegni non è stato affatto pensato per il nostro settore. Sono state messe da parte le nostre richieste e le linee guida sono state fatte da chi in palestra non ci ha mai messo piede e non siamo d’accorso su questo inasprimento. Le palestre sono controllate, sappiamo chi entra, cosa ha fatto, con chi è stato in contatto. Siamo noi i primi a volere il bene dei nostri clienti. Secondo una studio Anfis su 1800 centri sportivi il tasso di rischio è sotto l’1 per 1000, in particolare lo 0,008%. Non sappiamo più come dirlo. E il 99% dei gestori ha speso soldi per mettersi a norma. Non siamo noi che facciamo aumentare i contagi. Non venissero a raccontarci questa favola perché non è così, visto che siamo chiusi da mesi». 

«Veniamo sempre messi in seconda fila, dopo tutti, fermo restando il rispetto che abbiamo verso tutte le categorie – ha detto Maurizio Petrini, uno dei due titolari della palestra Onlyou di via Einaudi, nella zona commerciale di Civitanova - . Ci fanno riaprire in un periodo che, solitamente, per noi, non è il massimo. Ma ricominciare è comunque sempre meglio che restare chiusi. Ora aspettiamo le linee guida precise alle quali attenerci. Noi, comunque, e parlo per me, riapriamo in tranquillità. E siamo pronti a partire anche se non vedo perché ci debba sempre essere questa disparità tra le palestre e gli impianti sportivi e il resto delle categorie». «Tanto amaro in bocca, pensavamo di poter ricominciare prima e non di dover aspettare di arrivare fino a giugno – ha detto Matteo Cannone del Energym Sport Center di via Morosini, nel quartiere di Fontespina, a Civitanova – Ci aspettavamo di poter riaprire prima, sempre con numeri ridotti. Noi abbiamo ricominciato con i corsi outdoor e ci stiamo riorganizzando per le riaperture one to one. Aspettiamo di sapere il da farsi. I corsi saranno in gran parte organizzati negli spazi esterni. Si va verso il caldo e la gente lo preferisce, c’è chi ha ancora qualche timore. Andiamo avanti, ci prendiamo quello che viene, cercando di mantenere gli abbonamenti». 

«Anche io pensavo di poter ricominciare prima viste le voci che si sentivano in giro questi giorni – ha detto Patrizia Cutonilli della palestra X-Fit di Corridonia – Ma sto lavorando per un planning outdoor.

Sarà più che altro una riorganizzazione per il mese di settembre. Resteremo aperti anche ad agosto per cercare di tamponare l’emorragia di questi mesi di chiusura, anche se è chiaro che nei mesi estivi qualcuno non viene in palestra e si perde qualcosa comunque. Io continuo con l’online e con l’outdoor. Ma i clienti più affezionati sono comunque contenti di questa riapertura». Insomma, la decisione di tenere chiuse per un altro mese e mezzo le palestre ha spiazzato gli amanti del fitness che si sentono poco considerati anche in virtù del fatto che nei periodi di apertura effettivamente i contagi all’interno di queste strutture sono stati molto limitati. 

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