Farmacie del Maceratese senza bombole di ossigeno, Federfarma: «Chiamiamo i Nas»

Ida Maria Kaczmarek, presidente di Federfarma Macerata
Ida Maria Kaczmarek, presidente di Federfarma Macerata
di Giulia Sancricca
3 Minuti di Lettura
Martedì 27 Dicembre 2022, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 12:32

MACERATA - Manca l’ossigeno nelle farmacie della provincia. Federfarma lancia l’appello alla Regione. Luciano Diomedi, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Macerata sostiene che «non si doveva arrivare a questo punto». Un problema, quello della mancanza d’ossigeno, sollevato dal sindacato dei farmacisti, soprattutto per le province di Macerata e Fermo, e che ha spinto Federfarma Marche a informare la Regione «dei gravi problemi nell’approvviggiamento di ossigeno in bombole, segnalati da numerose farmacie delle province di Fermo e Macerata».

Secondo Federfarma«i problemi sono recati dai notevoli disservizi espressi dalla ditta che fornisce le bombole di ossigeno che, in base all’accordo con la Regione Marche, dovrebbe provvedere a queste fondamentali forniture».

Le farmacie

Sono più di 50 - secondo Federfarma - le farmacie della provincia di Macerata sprovviste da giorni di bombole, nonostante alcune siano state di turno nei giorni di Natale e Santo Stefano.

Analogo disservizio è registrato nella provincia di Fermo dove sono circa 20 le farmacie sprovviste da giorni di ossigeno. La gravità della situazione è sintetizzata da Marco Meconi come vicepresidente di Federfarma Marche. «Questa carenza non è più sostenibile, abbiamo segnalato i problemi alla Regione e ricordiamo che l’ossigeno è un farmaco obbligatorio per legge, l’unica fonte di approvvigionamento è la gara regionale con l’individuazione delle aziende che in conseguenza dell’aggiudicazione, dovrebbero rispettare i termini di consegna». Gli fa eco la presidente di Federfarma Macerata Ida Kaczmarek. « In queste ore, alcune farmacie hanno dovuto indirizzare i pazienti negli ospedali di zona nella speranza di poter ricaricare le bombole vuote in loro possesso». La considerazione finale di Federfarma Marche è che «la Regione si impegni per il rispetto delle forniture ed ottenga anche che le bombole vuote in giacenza nelle farmacie vengano ritirate dall’azienda». Federfarma ha annunciato anche di informare i carabinieri del Nas per la tutela dei pazienti e, in conseguenza, anche delle farmacie.

L’Ordine

Sulla questione, il presidente dell’ordine dei farmacisti della provincia, Luciano Diomedi interviene sostenendo che «la situazione è seria. Il sindacato si stia già muovendo da diversi giorni per trovare una soluzione, ma quel che è certo è che non occorreva arrivare a questo punto. Ora che non c’è l’emergenza registrata durante la pandemia, è inammissibile che si arrivi alla mancanza dell’ossigeno per i pazienti poiché manca il recipiente (la bombola) e non il principio attivo. Qualcuno dovrà ricercare le motivazioni di questo problema e prendere provvedimenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA