L’addio ai Canullo tra le lacrime: «Una famiglia unita dall’amore». E c'è anche la toccante lettera di un parente

L’addio ai Canullo tra le lacrime: «Una famiglia unita dall’amore». E c'è anche la toccante lettera di un parente
L’addio ai Canullo tra le lacrime: «Una famiglia unita dall’amore». E c'è anche la toccante lettera di un parente
di Daniel Fermanelli
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 08:40

MACERATA  - Un’intera famiglia morta in casa in circostanze misteriose. Era il 6 settembre del 2021 quando in una villetta vennero trovati i corpi di Eros Canullo (80 anni), sua moglie Angela Maria Moretti (76) e del loro figlio Alessandro (54). I decessi risalirebbero ad almeno due mesi prima. Una tragedia della solitudine che ha scosso Macerata.

E ieri mattina un centinaio di persone, nella chiesa di Santa Croce, ha portato l’ultimo saluto alle vittime.

Un funerale celebrato solo ora per via delle complesse indagini, coordinate dalla Procura, per ricostruire le cause dell’accaduto. La funzione è stata officiata da don Pierandrea Giochi, che ha sottolineato la vicinanza del vescovo Nazzareno Marconi. Le salme sono state cremate e le tre urne erano posizionate davanti all’altare. 


Toccante, al termine della cerimonia, la lettera letta da Gianluca Paracciani e scritta da suo zio Antonio Moretti, fratello di Angela Maria, che vive negli Stati Uniti e ieri mattina non è potuto essere presente. «Quello che è successo a mia sorella Angela è una di quelle tragedie di cui nessuno avrebbe voluto essere testimone – ha scritto Moretti -. Poco più di trent’anni fa Alessandro ha avuto un terribile incidente stradale (rimase a lungo in coma, ndr). Quando Angela ed Eros si resero conto della gravità dell’accaduto presero una decisione che poi mantennero e portarono avanti fino al drammatico epilogo: fecero di tutto affinché ad Alessandro non mancasse niente di quanto aveva bisogno, cercando in tutti i modi di alleviare il dolore e la frustrazione di quelle carenze con cui il loro amato figlio era costretto a convivere. Così facendo nacque tra loro una unione speciale, un amore che credo si possa classificare come immenso e tenne unito il loro nucleo familiare fino alla fine. Poter credere che adesso siano ancora insieme in quell’amore immenso che avevano è una cosa che ci può dare un po’ di piacere».

Parole scandite dagli applausi dei fedeli. Vicino all’altare c’erano i parenti della famiglia Canullo. Paracciani era con sua mamma, sorella di Angela Maria. Sono arrivati da Milano per partecipare alla cerimonia funebre. Insieme a loro un nipote, figlio della sorella di Eros, Nazzareno Russo, residente a Fermo. Presenti anche gli amici di Alessandro, tra cui Luca Tacconi (c’era anche il padre Ivano, ex consigliere comunale). Il Comune non ha indetto il lutto cittadino. In prima fila il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori Francesca D’Alessandro e Oriana Piccioni. «Non conoscendo ancora le cause della morte, abbiamo ritenuto di non proclamare il lutto cittadino - afferma il sindaco -. Ma con la nostra presenza abbiamo voluto dare un piccolo grande segnale di vicinanza». In rappresentanza della minoranza i consiglierei Narciso Ricotta e Ninfa Contigiani.

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