Macerata, la donna ferita da Traini: «Mi ha
puntato la pistola in faccia, ho pensato di morire»

Macerata, la donna ferita da Traini: «Mi ha puntato la pistola in faccia, ho pensato di morire»
di Rosalba Emiliozzi
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Domenica 4 Febbraio 2018, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 23:10
«Ho visto la morte in faccia, ero alla stazione di Macerata con una mia amica e lui è arrivato con quella macchina scura, ci ha puntato la pistola addosso, è stato attimo poi i colpi di pistola, ho temuto di morire». A parlare dal letto d’ospedale, a Macerata, è Jennifer trentenne nigeriana appena arrivata in Italia con un programma di protezione.

La rifugiati ieri mattina era alla stazione ferroviaria nel capoluogo di provincia con una connazionale quando l’Alfa di Luca Traini si è avvicinata alla due donne.
«Ho visto che aveva in mano una pistola e la puntava contro di noi, la mia amica allora mi ha buttata giù». Un gesto che ha salvato la vita a Jennifer, il proiettile si è conficcato nella spalla e non al torace, dove Luca Traini aveva puntato.
 


È stato un attimo e Jennifer è caduta a terra.
L’amica l’ha soccorso, tutti gridavano, lei chiedeva aiuto, l’auto di Luca è ripartita a grande velocità mentre il marciapiede si riempiva di sangue. Jennifer è ricoverata e non è in pericolo di vita. In ospedale anche un cittadino del Mali, un altro del Gambia e un altro ancora del Ghana. Il ferito più grave è stato trasferito all’ospedale regionale Torrette di Ancona. Un altro invece è stato già dimesso.
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