Maria compie 108 anni, nel 2020 superò il Covid. E prima anche due guerre mondiali

Maria Mochi compie 108 anni, nel 2020 sconfisse il Covid. E prima anche due guerre mondiali
Maria Mochi compie 108 anni, nel 2020 sconfisse il Covid. E prima anche due guerre mondiali
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Domenica 2 Gennaio 2022, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16:23

LORO PICENO  - È passata indenne alle due guerre mondiali e ha sconfitto il Covid. Maria Mochi, la bisnonna di Loro Piceno, ha spento ieri ben 108 candeline.

Un compleanno che l’ha vista godere di ottima salute, dopo aver debellato pure il Coronavirus, che l’aveva colpita nel 2020 senza però fiaccarne né le condizioni fisiche né la tempra battagliera.

La donna, nata l’1 gennaio 1914 a Colmurano ma residente a Loro Piceno da quando ha 14 anni, è conosciutissima in città per essere stata per tanti anni la cuoca dell’asilo. Da un paio d’anni è ricoverata nella casa di riposo cittadina a seguito di un infortunio al femore dal quale aveva fatto fatica a rimettersi in sesto. Ma la signora Maria non si è persa d’animo e ha tagliato un altro traguardo, che la pone tra le donne più anziane di tutta la regione.

Lo scorso anno era stato il sindaco Robertino Paoloni in persona a presentarsi alla casa di riposo di Urbisaglia (dove erano ospitati gli anziani di Loro Piceno e Mogliano per la lesione delle due strutture dopo il sisma del 2016) per celebrare la ricorrenza dei 107 anni di età raggiunti.

Affacciandosi dalla porta di emergenza della casa di riposo il primo cittadino le consegnò un’orchidea per il suo compleanno, mentre l’anno precedente le aveva portato un presente direttamente a casa. Stavolta sono stati i pronipoti e alcuni parenti più prossimi a festeggiarla con un bel mazzo di fiori. La signora Maria, infatti, non ha avuto figli, ma ha molti nipoti e pronipoti divisi tra il Maceratese e Pomezia, nel Lazio. È vedova dagli anni Novanta e prima di sposarsi, aveva lavorato come governante del commissario prefettizio Filippo Cecchi, in carica in città tra il 1934 e il 1944. La sua abitazione, dopo la guerra, ha ospitato l’asilo nido del paese e così aveva iniziato a cucinare per tutti i bambini della città passati per la struttura. 

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