Lettere dal carcere, è stalking: ha scritto alla ex di Camerino di sposarlo dopo che aveva tentato di ucciderla due anni prima

Imputato Luca Vincenzo Di Luca, 59enne di Montesilvano

Lettere dal carcere, è stalking: ha scritto alla ex di sposarlo dopo che aveva tentato di ucciderla due anni prima
Lettere dal carcere, è stalking: ha scritto alla ex di sposarlo dopo che aveva tentato di ucciderla due anni prima
di Benedetta Lombo
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Maggio 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 17:19
CAMERINO Lettere dal carcere alla ex che aveva tentato di ammazzare due anni prima, 59enne condannato per stalking a sei mesi di reclusione. Disposti anche sei mesi in una Rems come misura di sicurezza.
Il procedimento è stato discusso ieri mattina dinanzi al gup del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni. Imputato era Luca Vincenzo Di Luca, 59enne di Montesilvano di origine venezuelana accusato di stalking. L’antefatto: il 7 maggio del 2019 Di Luca partì da Montesilvano e raggiunse il negozio di frutta e verdura della ex al Sottocorte Village di Camerino. 

La donna riuscì a chiudersi in bagno e lui, in un impeto d’ira, conficcò la lama del coltello che aveva portato con sé nella porta, urlando che l’avrebbe ammazzata. Fu arrestato subito dopo dai carabinieri e portato in carcere a Montacuto. Fu poi trasferito ad Ascoli e sottoposto a perizia, lo psichiatra Gianni Giuli concluse rilevando una capacità di intendere e di volere al momento del tentato omicidio grandemente scemata a causa di un’anomalia psichica.

Da entrambi gli istituti di pena Di Luca scrisse e inviò alla sua ex lettere, telegrammi e una cartolina in cui diceva di volerla sposare e le chiedeva di perdonarlo per quello che aveva scritto e detto su di lei. Già a febbraio dello scorso anno Di Luca fu condannato a un anno per stalking per le lettere e un telegramma inviati da Montacuto nel 2019.

Da Montacuto ad Ascoli

Nel procedimento di ieri all’imputato veniva contestato lo stalking per le lettere inviate alla donna (parte civile con l’avvocato Luca Belardinelli) dal 2019 al 2021 da Montacuto e Ascoli. Il pm aveva chiesto la condanna a due anni, l’avvocato Federica Squadrini, evidenziando che il contenuto delle missive non fosse intimidatorio ma che si trattava solo di scuse, ha prodotto in aula la precedente sentenza e il giudice ha disposto il non doversi procedere per “ne bis in idem” per le lettere del 2019 condannando l’imputato a sei mesi per le lettere inviate nel 2021.

© RIPRODUZIONE RISERVATA