L’addio ad Arturo sulle note dei Queen
abbraccio in lacrime a genitori e sorelle

L’addio ad Arturo sulle note dei Queen abbraccio in lacrime a genitori e sorelle
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Sabato 17 Agosto 2019, 04:25

SAN GINESIO - Una folla commossa e silenziosa di persone ha dato l’ultimo addio al piccolo Arturo Giambattista Pagni, l’angelo biondo di nove anni morto lo scorso 13 agosto, dopo essere stato investito da un’auto guidata da un 75enne della zona, lungo la strada che conduce a Sant’Angelo in Pontano, sulle note della sua canzone preferita, “Bohemian rapsody” dei Queen, cantata dalla voce immortale di Freddie Mercury. Nel pomeriggio di Ferragosto, la chiesa di San Michele Arcangelo, a Passo San Ginesio, non è riuscita a contenere le persone che hanno voluto salutare per l’ultima volta il bambino nella piccola bara candida, con sopra fiori bianchi ed un cuore di roselline delle due sorelline, stringendosi intorno al dolore dei genitori, Carlo e Mariasole Piatti, delle loro due bambine di 12 e 7 anni. 

 

 


 

Un dolore composto quello della famiglia di Arturo, che viveva a Londra, dove lavora il papà funzionario di banca, tornati a Sant’Angelo in Pontano e San Ginesio per le vacanze estive che si sono concluse con una tragedia. A tentare di consolare i familiari, i parenti e tutti coloro che si sono stretti intorno alla famiglia del piccolo, sono state le parole dell’omelia pronunciate da padre Antonio Olmi, che ha concelebrato insieme al parroco don Mario Ricciatelli. Il religioso ha ricordato come per il piccolo angelo dal grande sorriso e gli occhi luminosi, sia iniziata una nuova vita nella perfezione della dimensione celeste, che continuerà a restare vicino alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno amato. Tra i singhiozzi e le lacrime, è stata la musica di Bach, suonata da un giovanissimo violinista, ad esprimere con mestizia e malinconica eleganza, il dolore collettivo di un’intera comunità, rappresentata dal sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, il vicesindaco di Sant’Angelo in Pontano Rolando Antognozzi, entrambi in fascia tricolore. L’ultimo omaggio a quel bambino pieno di vita, dal grande sorriso, appassionato di rugby e cricket, curioso che suonava sax e pianoforte, è stata la sua canzone preferita, il capolavoro dei Queen, cantata tra le lacrime da un gruppo di bambini del paese, nella commozione generale di un momento pieno di dolore straziante. 

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