TOLENTINO - Un'altra maxi truffa del superbonus, la seconda in due giorni nelle Marche dopo quella svelata ad Ascoli, questa volta a Tolentino dove i Finanzieri ed i Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata hanno smantellato un'associazione per delinquere dedita alle truffe sul superbonus 110%, sismabonus ed ecobonus.
Gli arrestati
Ammontano a circa 4,8 milioni di euro i crediti fittizi individuati. Sono state le persone arrestate, 2 in carcere e 5 ai domiciliari, per accuse come Trasferimento fraudolento di valori, Riciclaggio, Autoriciclaggio, Associazione per delinquere. A finire in carcere sono stati quello che è ritenuto il capo dell'organizzazione, un imprenditore 31enne di Tolentino e un professionista 66enne di Martinsicuro (Te).
Agli arresti domiciliari sono finiti la madre, la moglie e la sorella del presunto capo dell'organizzazione, tutte residenti a Tolentino, e due professionisti, anch'essi residenti e Tolentino.
Il modus operandi
L'organizzazione è accusata di aver certificato, avvalendosi di proprie società operanti nell'ambito dell'edilizia e di di esperti professionisti, lavori di ristrutturazione supervalutati rispetto a quelli effettivamente esequiti, spesso per miglioramento energetico e l'adeguamento antisismico, Il fine era accedere ai benefici statali dei cosiddetti "ecobonus" e "sismabonus", sol l'agevolazione del superbonus al 110%", in cui i valori degli appalti e i computi metrici venivano gonfiati "ad hoc". Le fatture, conseguentemente emesse nei confronti dei committenti dei lavori, risultati spesso ignari, venivano inserite nel portale dell'Agenzia delle Entrate, con i visti di conformità apposti indebitamente da un professionista abilitato, in modo da poter poi cedere i crediti ed ottenerne la monetizzazione. Allo stato è stata rilevata la monetizzazione di crediti per oltre 2,6 milioni di euro.
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