MACERATA - Proseguono i contagi in provincia con il pronto soccorso che torna a rivedere pazienti positivi. Sia vaccinati che non vaccinati, anche se la situazione di questi ultimi presenta gravissime complicanze, a differenza di chi invece ha ricevuto il vaccino, che ha sintomi lievi.
La situazione
«Stiamo vedendo 2-3 pazienti al giorno positivi che arrivano in pronto soccorso –afferma il primario del reparto, Emanuele Rossi -.
L’organizzazione
Il ritorno dei pazienti Covid in area di pronto soccorso era comunque in qualche misura attesa dagli operatori sanitari dell’ospedale di Macerata in questo periodo. «Mi aspettavo purtroppo che, con le varianti in circolazione che si sono selezionate – prosegue il dottor Rossi - ci sarebbe stata una ripresa delle positività, anche con il calo dell’attenzione da parte dei cittadini come può avvenire in questi mesi. L’Asur, di concerto con la Regione Marche, ha correttamente predisposto dei percorsi per questi pazienti ed allo stesso tempo varato dei punti di vaccinazione itineranti che raggiungono i paesi marchigiani anche più piccoli, un’ottima iniziativa anche per sensibilizzare i giovani sulla campagna di vaccinazioni. Guardando più a lungo, e cioè all’arrivo della stagione fredda, le varianti Covid possono in parte sovrapporsi ai mali di stagione, influenza, raffreddori o polmoniti per cui la raccomandazione è quella in primo luogo di vaccinarsi, mantenere la mascherina in luoghi chiusi e lavarsi spesso le mani. Sono raccomandazioni di base: se vengono eseguite probabilmente potremo vincere questa battaglia con il virus. Se invece i comportamenti saranno poco virtuosi ci potrebbe essere un ulteriore aumento delle infezioni». Pronto soccorso che torna ad avere un percorso dedicato ai pazienti positivi al Covid che verrà ulteriormente potenziato entro la fine di settembre al termine di lavori in atto nel reparto.
Gli spazi
«Gli attuali positivi, che sono pochi, vengono ricoverati in una stanza a pressione negativa –prosegue Emanuele Rossi -, isolati dagli altri. Qualora i numeri dovessero aumentare abbiamo pronto un percorso ulteriore con la riattivazione dei container già operativi. Inoltre, grazie all’impegno di Asur e Regione, stiamo rinnovando completamente la Medicina d’Urgenza mettendola tutta a pressione negativa. Cosa vuol dire? Che non c’è alcuna possibilità di diffusione nell’area del virus. Attualmente la zona è di 3 posti letto ma entro fine settembre i lavori saranno completati e ci sarà quindi una separazione completa e ottimale tra i percorsi sporco/pulito dell’ospedale».