CORRIDONIA È in giornate come quelle di questo ponte di Ognissanti che il nuovo marciapiede lungo via Zegalara testa la sua utilità e funzionalità. Ma se da un lato è innegabile la comodità di poter passeggiare dal centro storico verso la zona del cimitero godendosi queste giornate insolitamente miti, dall’altro un dettaglio che era sfuggito ai più è diventato fin troppo lampante.
Il marciapiede completato qualche mese fa, infatti, finisce proprio davanti all’imbocco della strada del cimitero ed è separato e protetto dalla strada da un guardrail. Qui si trova l’attraversamento pedonale per portarsi dal lato monte della strada, quello dove si trova il camposanto, e poco dopo c’è anche una pensilina per consentire a chi attende l’autobus di farlo riparandosi dagli agenti atmosferici. Il problema è che il guardrail non ha varchi per consentire di passare dal marciapiede alla strada, per cui si resta di fatto “imprigionati”. In realtà, un varco ci sarebbe alcune decine di metri prima della pensilina, ma si tratta dell’ingresso di una strada privata di accesso alle abitazioni sottostanti e ciò comporterebbe comunque dover lasciare il marciapiede per camminare sul filo dell’equilibrio tra strada e guardrail.
Un problema per gli anziani
Chiaro che per un giovane o un adulto in buone condizioni fisiche non è nulla di insormontabile.