L’assessore Tamburrini due mesi in coma: «È stato terribile: l’affetto della città mi ha commosso»

Stefania Tamburrini
Stefania Tamburrini
di Marco Pagliariccio
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Venerdì 8 Aprile 2022, 07:30

CORRIDONIA  - Una storia di tenacia, di voglia di vivere e anche di passione per la politica quella di Stefania Tamburrini. Era il 29 dicembre del 2018 quando un malore improvviso la colse nella sua abitazione. Nell’immediato la notizia rimase lontana dai riflettori, per emergere in tutta la sua drammaticità nei giorni successivi: Tamburrini era ricoverata a Torrette in coma farmacologico.

Giorni in cui è rimasta appesa tra la vita e la morte. Poi il trasferimento all’ospedale di Macerata, prima di iniziare un lento percorso di miglioramento al Santo Stefano di Porto Potenza. 
«Complessivamente sono stata in coma due mesi: è un qualcosa di terribile, non riesco a descriverlo – ricorda Tamburrini –.

Oggi mi sento bene, ma la strada è ancora lunghissima, c’è tanto da fare. Non mi lamento perché i progressi che ho fatto sono stati tantissimi, però è faticoso. Dopo essere stata ricoverata a Torrette e a Macerata, mi hanno trasferito al Santo Stefano mentre ero ancora in coma. Poi, una volta che mi sono svegliata, dopo diverso tempo sono potuta tornare a casa saltuariamente per alcune uscite e definitivamente dall’inizio della pandemia. Non ho mai mollato. Da quel momento ho seguito da casa il percorso di riabilitazione che porto avanti ancora oggi, tra fisioterapia, palestra e logopedia. È stato commovente sapere che intorno a me si era creato tanto affetto, mi hanno raccontato delle manifestazioni in mio sostegno e di questo devo ringraziare tutti di cuore. È bello aver sentito l’affetto di tutta una città».

Tamburrini oggi ha 45 anni, parla con un po’ di fatica, utilizza la sedia a rotelle o un bastone a tre piedi, ma la tempra combattiva non manca di certo. Tornare al lavoro nell’azienda di trasporti di famiglia non è ancora possibile, ma una passione, la più grande non l’ha mai lasciata: quella per la politica. Un percorso che era iniziato all’interno del Partito democratico nella prima giunta Calvigioni come consigliere comunale, poi l’esperienza decennale da assessore, prima al commercio nella seconda amministrazione Calvigioni, e poi ai servizi sociali con l’attuale maggioranza guidata da Paolo Cartechini. Una delega che detiene anche oggi, visto che il primo cittadino non ha mai voluto revocargliela.

«Io non ho preteso niente, anzi, gli avevo detto che avrei lasciato senza problemi, ma Paolo mi ha detto che avrebbero fatto uno sforzo come giunta per starmi vicini, anche perché grazie a computer e telefonini oggi è più facile – spiega Tamburrini –. Pian piano, in parallelo ai progressi che ho fatto a livello di salute, sono riuscita ad essere sempre più presente, soprattutto in giunta e consiglio comunale». E in effetti, quando può, l’assessore non manca mai: anche alla riapertura del Teatro Velluti di un paio di settimane fa era in primissima fila insieme al resto della squadra. «Devo solo dire grazie a Cartechini e al vicesindaco Pierantoni, che mi sono stati vicini in un periodo così difficile – aggiunge Tamburrini –. La politica molti la vedono come qualcosa di brutto, invece per me è una passione bellissima». 


Bella al punto da valutare anche una ricandidatura per la prossime elezioni comunali. Ovviamente nella coalizione della quale è stata ed è un membro a tutti gli effetti. «Non lo so ancora se sarò candidata, ma posso dire che appoggerò sicuramente Pierantoni, perché al di là della politica ci conosciamo da tanto tempo ed è una persona splendida. Sono molto legata a lui e Paolo, non posso che volere il meglio per loro». Stefania Tamburrini è da sempre impegnata anche all’interno dell’Azione cattolica ed apprezzata per il suo impegno a favore delle fasce sociali più deboli. Impegno che ha speso anche in campo politico. 

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