Fine del lockdown, torna subito l'allarme per gli ambulanti abusivi sul lungomare

Porto Recanati, fine del lockdown, torna subito l'allarme per gli ambulanti abusivi sul lungomare
Porto Recanati, fine del lockdown, torna subito l'allarme per gli ambulanti abusivi sul lungomare
di Raffaella D'Adderio
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Giovedì 4 Giugno 2020, 11:41

PORTO RECANATI - Ritorno dei venditori abusivi a Porto Recanati. Il primo cittadino della località rivierasca Roberto Mozzicafreddo fa scattare l’allerta. «Negli ultimi due anni - dice - eravamo riusciti a debellare l’abusivismo commerciale.

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Dallo scorso fine settimana, invece, sul nostro lungomare si è rifatto vivo qualche venditore di merce contraffatta. Trovo necessario agire in modo tempestivo per evitare una recrudescenza del fenomeno che andrebbe a vanificare l’applicazione del rigido protocollo sanitario a cui devono attenersi gli esercenti regolari». 
 
Il sindaco di Porto Recanati ha portato la criticità all’attenzione del tavolo tecnico svoltosi nella videoconferenza di ieri mattina per una stretta sul presidio del territorio. Il prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha coordinato il briefing che ha visto a confronto i vertici delle forze dell’ordine della Provincia, il sindaco Mozzicafreddo, il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria, gli assessori alla sicurezza Mario Iesari del comune di Macerata e Giuseppe Cognigni del comune di Civitanova, il comandante della Capitaneria di porto di Civitanova Giuliano Gentilini. Tema fondante del summit il potenziamento dei controlli nelle aree più gettonate delle città per scongiurare gli assembramenti e altre occasioni di contagio. Sorvegliati speciali le attività commerciali, tra cui anche i locali di intrattenimento, i mercati all’aperto e le concessioni balneari. «Il prefetto - riferisce l’assessore alla sicurezza di Civitanova Giuseppe Cognigni - ci ha invitati a fare squadra più che mai in questa fase di riaperture ancora molto delicata. I comuni vicini come Porto Recanati, Civitanova e Potenza Picena dovranno mantenere un filo diretto per fronteggiare su un terreno comune le situazioni di rischio. Ci è stato chiesto di intensificare i monitoraggi nelle zone della movida, sulle spiagge, nelle aree destinate ai mercati e di verificare che tutti gli esercenti si attengano alle misure imposte a garanzia del distanziamento sociale e delle condizioni igienico-sanitarie. Riconfermati i servizi congiunti tra forze dell’ordine e polizia locale durante le serate della movida e il supporto della Guardia costiera per le ispezioni delle spiagge da parte della polizia locale».

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