L'appello del sindaco-medico: «No vax e "quelli che aspettano"? Non ce li possiamo permettere»

Montelupone, l'appello del sindaco-medico: «No vax e "quelli che aspettano"? Non ce li possiamo permettere»
Montelupone, l'appello del sindaco-medico: «No vax e "quelli che aspettano"? Non ce li possiamo permettere»
di Veronica Bucci
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Martedì 8 Giugno 2021, 09:13

MONTELUPONE - L’appello a vaccinarsi senza attendere arriva anche dal sindaco-medico di Montelupone Rolando Pecora che in un lungo post su Facebook riepiloga i motivi per i quali è bene aderire subito e senza tatticismi alla campagna di prevenzione al Covid-19. «Dopo un calo costante e significativo del numero dei contagi e delle quarantene, negli ultimi 5 giorni nella nostra comunità abbiamo avuto quattro nuovi positivi. Molto probabilmente si tratta di un “rimbalzo” che non dovrebbe allarmare più di tanto.

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Tuttavia impone una riflessione che inizia con una domanda: cosa succederà a settembre/ottobre? Questa domanda dobbiamo porcela tutti e oggi - sentenzia Rolando Pecora -.

Abbiamo visto, toccato con mano, la realtà di tanti nostri concittadini e amici morti per Covid». 

L’analisi

«Abbiamo visto, toccato con mano, il problema delle scuole e della didattica a distanza: le difficoltà e il disagio dei ragazzi/e delle famiglie. Abbiamo visto, toccato con mano, il fastidio di tutte quelle limitazioni che ci hanno cambiato la vita. Abbiamo visto, toccato con mano, tutti, le problematiche economiche e sociali (produttività e lavoro) che il Covid ha causato. Oggi: sta andando molto meglio. I morti calano, le scuole riaperte, minori restrizioni, lavoro e economia in ripresa. Ma anche lo scorso anno a giugno le cose andavano molto meglio: tutti al mare, ristoranti e bar strapieni, discoteche piene, non solo in Sardegna e senza il vaccino. L’unica differenza, infatti, è il vaccino - spiega il sindaco -. Basterà ad evitare il ripetersi della storiaccia?».

Il vaccino

«Certamente sarà importante e finanche decisivo, ma c’è qualcosa che “puzza” e dovrebbe puzzare a molti se non a tutti. C’è il problema di quella fetta che non crede ai vaccini, dei no vax (10%, 20%, di più?): sarà indolore la loro scelta (morti, scuola, economia, lavoro, libertà)? Ce la possiamo permettere (morti, scuola, economia, lavoro, libertà)?». Ma secondo il sindaco-medico c’è anche un altro problema, a suo avviso anche peggiore. Ed è quello di coloro che “stanno alla finestra”, di quelli che teorizzano “io aspetto a vaccinarmi, vedo quello che succede, poi, eventualmente, a settembre/ottobre mi vaccino. Nel frattempo rischino gli altri!”. «Il presupposto per entrambi è lo stesso - spiega Pecora -: ignoranza (mancanza di conoscenza. Però di quella vera, non di quella costruita sui social), egoismo e mancanza di senso civico (rivedere il Marchese del grillo: io sono io e voi non siete un ...), irresponsabilità (si pensa sempre e solo a quello che la società può fare per noi e non a quello che noi possiamo fare per la società). E se va male? Non ce lo possiamo permettere (morti, scuola, economia, lavoro, libertà). Dobbiamo partire dalla nostra piccola Comunità, e ciascuno deve fare il suo dovere, quello che può per evitare che vada male. Se ognuno fosse finalmente convinto di questo, allora potremmo essere fiduciosi per il nostro futuro, Covid o qualunque altra cosa succeda».

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