Macerata, segnala su Fb un falso caso Covid al luna park e semina il panico. Denunciato un 22enne: «Volevo vedere le reazioni»

Macerata, segnala su Fb un falso caso Covid al luna park e semina il panico. Denunciato un 22enne: «Volevo vedere le reazioni»
Macerata, segnala su Fb un falso caso Covid al luna park e semina il panico. Denunciato un 22enne: «Volevo vedere le reazioni»
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 05:48

MACERATA - Denuncia un inesistente caso di Covid al luna park di Villa Potenza a Macerata creando allarme con un post virale su Facebook. Denunciato per procurato allarme un ragazzo di 22 anni che ha provato a giustificarsi con i poliziotti: «Volevo solo vedere le reazioni»

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Nel primo pomeriggio di domenica scorsa su un profilo Facebook molto noto in città è stato pubblicato un post che recitava “ATTENZIONE ieri c’è stato un caso Covid al luna park di Villa Potenza, chiunque ci sia andato deve restare a casa in quarantena o fare un tampone. Fate girare”. Nell’arco di pochissimo tempo il messaggio è diventato virale e si è diffuso a macchia d’olio raggiungendo centinaia di contatti fino a quando alcuni cittadini preoccupati non hanno informato la Questura soprattutto per conoscere l’origine e l’eventuale fondatezza della notizia.

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Le indagini condotte dagli uomini della Digos diretta dal Vice Questore Maria Nicoletta Pascucci, hanno portato nell’arco di poche ore all’individuazione del responsabile della pubblicazione della notizia che è stato subito accertato essere falsa. Il giovane che aveva diffuso la notizia, 22 anni, studente, residente in provincia è stato rintracciato presso la sua abitazione e chiesti i motivi del gesto, lo stesso ha riferito agli agenti di aver agito per gioco allo scopo di vedere le reazioni degli utenti della rete alla notizia una volta diffusa sul web. Per quanto accaduto il ragazzo è stato denunciato alla procura della Repubblica e dovrà rispondere del reato di Procurato Allarme. Il suo telefono cellulare attraverso il quale aveva pubblicato il post su un noto profilo presente sulla piattaforma Facebook, è stato posto sotto sequestro. Sono in corso ulteriori indagini al fine di verificare se il giovane possa essersi reso responsabile di ulteriori gesti analoghi anche se, dai primi accertamenti, sembra si tratti di un solo caso.

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