Macerata, l'Ordine degli psicologi: «Ultimo giorno di scuola in presenza». Ma molti comuni dicono no

Macerata, l'Ordine degli psicologi: «Ultimo giorno di scuola in presenza». Ma molti comuni dicono no
Macerata, l'Ordine degli psicologi: «Ultimo giorno di scuola in presenza». Ma molti comuni dicono no
di Alessandra Bastarè
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Sabato 30 Maggio 2020, 11:06

MACERATA - «Tutti i comuni dovrebbero dare l’ok per un ultimo giorno di scuola in presenza per i ragazzi delle classi terminali; per loro è la conclusione di un ciclo, un momento importante che devono vivere».

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A parlare è la civitanovese Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche, che ha espresso il suo parere, da professionista, su una questione che è al centro di un acceso dibattito, soprattutto a Civitanova dove l’Amministrazione – al momento - ha deciso di dire “no” all’ultimo giorno di scuola in presenza. 
 
Diversa invece la situazione a Recanati dove il comune, nei giorni scorsi, aveva accolto l’invito dei genitori di alcune scuole primarie della città per un 6 giugno – data della fine delle lezioni – a scuola con un saluto dal vivo tra insegnanti e studenti rispettando ovviamente tutte le norme vigenti in materia di sicurezza e di contenimento del contagio. Diversa la situazione a Macerata dove, al momento, come spiega l’assessore Stefania Monteverde, «nessuna scuola ha manifestato questa volontà. Mi rendo conto dell’importanza di questo momento e del desiderio di tanti ragazzi di incontrarsi di nuovo però, con grande sofferenza e con dispiacere, penso anche che non è il momento. Mi sembra inoltre un controsenso dato che le scuole attualmente sono chiuse e la normativa è accorta nell’evitare assembramenti; lo dico con grande dispiacere ma facciamo tutti questo ultimo sforzo» ha aggiunto la Monteverde. 

Polemica invece a Civitanova dove le mamme chiedono di regalare questo momento ai figli ma l’assessore Barbara Capponi è ferma sul fronte del “no”. La pensa diversamente la psicologa Marilungo. «Quello di poter passare un ultimo giorno, di saluto, a scuola – nel rispetto della sicurezza – credo sia un momento importante per i ragazzi che possono così tornare alla normalità riscoprendo una situazione precedente al lockdown – ha sottolineato la presidente dell’Ordine regionale degli psicologi -. In quei mesi infatti gli adulti hanno sempre avuto un contatto con la realtà grazie ad azioni cicliche come il fare la spesa mentre per i più piccoli non è stato così. Spetta anche a loro chiudere un ciclo che hanno iniziato e l’ultimo giorno di scuola è fondamentale soprattutto per le classi terminali e in particolare per l’ultimo anno di asilo dove si passa dal gioco allo studio». «In questi mesi abbiamo chiesto ai nostri figli di continuare, andare avanti, seguire lezioni a distanza e cambiare completamente la quotidianità e ora non possiamo pretendere che tutto torni normalità come se nulla fosse successo – ha spiegato la psicologa Marilungo -. In questi mesi non ci sono stati i compleanni, gli incontri, i giochi e molto altro; dobbiamo permettere ai nostri ragazzi di poter godere almeno di un ultimo giorno di scuola e di saluto in presenza e nel rispetto delle norme. L’ok del comune di Recanati è, in questo senso, molto importante e credo che tutti i comuni debbano seguire l’esempio».

E sulla scelta di Civitanova, la presidente dell’Ordine regionale ha parlato di «aridità di chi amministra. Noi andremo avanti e ci riorganizzeremo pronti ad affrontare sfide e rituali futuri, e così faranno i nostri figli, perché per fortuna esistono ancora genitori e figli resilienti, intelligenti e sensibili» ha concluso la Marilungo.

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