I Nas in ospedale per le vaccinazioni Covid. Prima sospesi e poi ripristinati i richiami per la seconda dose

I Nas in ospedale per le vaccinazioni Covid. Prima sospesi e poi ripristinati i richiami per la seconda dose
I Nas in ospedale per le vaccinazioni Covid. Prima sospesi e poi ripristinati i richiami per la seconda dose
di Luca Patrassi
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Sabato 30 Gennaio 2021, 09:46

MACERATA - Una giornata particolare quella di ieri a Macerata per le vicende legate alla campagna di vaccinazione.

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Il primo elemento di novità è arrivato con i carabinieri dei Nas che stanno svolgendo accertamenti sulle procedure seguite per le vaccinazioni: non è un controllo nato in chiave maceratese, nel senso che si tratta in verità di accertamenti che i carabinieri stanno svolgendo in tutta Italia dopo i casi emersi di vaccinazioni Covid fatte a persone che non ne avevano diritto alcuno.

E così i Nas hanno deciso di muoversi in tutta Italia per avere una panoramica della situazione su scala nazionale: i carabinieri stanno raccogliendo il materiale sull’attività svolta finora nell’Area vasta 3 ed hanno appunto iniziando la loro attività ieri.

Si tratta, tra l’altro, di raccogliere le informazioni e i dati e verificare la loro rispondenza ai protocolli. 

L’altro fronte 

Detto dei Nas, c’è stato un secondo episodio che ha acceso il dibattito. Allarme poi rientrato. Tutto è nato dalla carenza momentanea di vaccini che aveva indotto il direttore medico del presidio ospedaliero dell’Area vasta 3, Carlo Di Falco, a inviare una mail a molti operatori: «Gentilissimi - aveva scritto il direttore Di Falco - su indicazione aziendale, nelle giornate di sabato 30 e domenica 31 sono sospese le vaccinazioni anti-Covid, per poi riprendere la prossima settimana. Seguirà comunicazione di conferma con la data». Grandi discussioni per la lettera, in particolare tra quanti, dopo aver avuto la prima dose del vaccino, erano in lista nei tempi previsti dal protocollo per il richiamo. Ma ieri sera la direttrice generale dell’Area vasta 3, Daniela Corsi, ha reso noto che sono arrivati i nuovi vaccini e dunque le operazioni di richiamo previste per oggi e domani saranno effettuate regolarmente.
Dunque da una parte i controlli dei Nas sulla regolarità delle procedure seguite dalle varie aziende sanitarie in tutto il territorio italiano, e quindi anche a Macerata, dall’altra lo stop di due giorni scongiurato nelle vaccinazioni anti-Covid.

L’altro fronte 

Intanto i sindacati dei pensionati si mobilitano per «la strage nelle residenze per anziani della nostra provincia». «I dati dei contagiati e dei decessi, nonostante le ripetute richieste da parte delle organizzazioni sindacali dei pensionati - affermano -, ad oggi non sono mai stati ancora forniti. Siamo tuttora costretti a tenere una contabilità della situazione degli ospiti contattando direttamente le residenze e le case di riposo e facendo riferimento alle notizie giornalistiche. Dopo giorni drammatici in cui non si riusciva a garantire nemmeno il minimo di assistenza e dopo gli appelli accorati dei sindaci, in alcune realtà sono arrivati alcuni medici ed infermieri delle Forze armate, ed aspettando loro nel frattempo, nessuna riorganizzazione o riprogrammazione, nessun altro tipo di intervento. Le Organizzazioni sindacali unitarie dei pensionati della provincia di Macerata esprimono tutta la loro preoccupazione ed indignazione per la mancata azione di rafforzamento dell’assistenza territoriale e del mancato sostegno tempestivo per far fronte alle insostenibili condizioni in cui vengono a trovarsi gli ospiti e gli stessi operatori delle residenze per anziani, che sempre più invece ne hanno bisogno. Non bastano la presenza delle Uscua e l’arrivo dei pochi medici ed infermieri militari che null’altro possono oltre al loro mirabile lavoro ed impegno».

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