Altri otto guariti nella casa di riposo dove erano quasi tutti positivi: la struttura torna a respirare

Cingoli, altri otto guariti nella casa di riposo dove erano quasi tutti positivi: la struttura torna a respirare
Cingoli, altri otto guariti nella casa di riposo dove erano quasi tutti positivi: la struttura torna a respirare
di Alessandra Bastarè e Leonardo Massacesi
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Martedì 12 Maggio 2020, 10:55

MACERATA - Sono oltre 40 gli anziani delle case di riposo della provincia morti a causa del Covid-19, un numero che pesa moltissimo sul bilancio di questa emergenza che non è ancora finita e che rappresenta un quarto dei decessi totali nel Maceratese. A partire da metà marzo alcune strutture della provincia sono diventate dei veri e propri focolai ma ora la situazione sembra, piano piano, tornata alla normalità nonostante siano ancora assolutamente vietate le visite dei familiari (solo contatti online) e molte strutture siano in attesa dei tamponi per verificare la negativizzazione degli ospiti. 

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Primo tra tutti, in ordine di tempo, il caso di Cingoli dove dei 40 ospiti, solo una, alla fine, è rimasta sempre negativa. Ad oggi i positivi che si trovano nella struttura sono 7 mentre 23 sono guariti (otto proprio ieri), 15 di loro sono stati trasferiti, dopo la negativizzazione, in ospedale. Dieci invece gli anziani deceduti a causa del Covid-19.
 
I medici della Marina Militare, impegnati nella struttura di Cingoli insieme al dottor Luigi Ippoliti, rimarranno ancora nella casa di riposo. «Dovranno essere sottoposti al tampone nei prossimi giorni anche gli altri sette pazienti», spiega il vice sindaco Filippo Saltamartini. La situazione migliora anche a Castelraimondo dove al momento sono 7 gli ospiti positivi, 9 i negativi, 10 i deceduti e altrettanti i trasferiti in ospedale. «Al momento è tutto sotto controllo dopo un periodo in cui abbiamo avuto molte difficoltà» ha commentato il sindaco Renzo Marinelli. Sono 10 gli ospiti negativi nella casa di riposo di Corridonia, 5 i positivi e 3 i decessi legati al Covid-19 (altri due anziani sono morti ma non erano positivi al virus). «Ora, la situazione, è gestibile anche se è importante ricordare che le case di riposo non avevano tutti i mezzi per far fronte a emergenze del genere – ha detto il sindaco Paolo Cartechini -. Inoltre quando abbiamo deciso di chiudere la struttura lo abbiamo fatto di nostra spontanea volontà immaginando qualcosa che poi si è rivelato molto peggio». 

A pagare uno dei bilanci più alti è stata la città di Recanati. Al momento sono 10 i pazienti della Rsa positivi, altrettanti i negativi e 4 quelli che non hanno mai contratto il virus; 9 invece i decessi. Nell’ospedale di comunità di Santa Lucia sono 4 i pazienti ancora positivi al virus dato che uno si è negativizzato. Nella casa di riposo infine sono 30 gli anziani positivi (di questi 8 si trovano in strutture esterne a quella dell’Ircer), 26 i negativi e 8 i deceduti. È tornata alla normalità la situazione nella struttura privata di Villa dei Pini dove domenica è stato dimesso l’ultimo paziente Covid. «A breve, dopo la sanificazione completa, torneremo a fare quello per cui tutti ci conoscono» ha detto Enrico Brizioli, ad di Villa dei Pini che ha ringraziato il personale della struttura civitanovese che in questi mesi ha ospitato oltre 70 pazienti Covid.

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