Invisibili del vaccino: caccia agli over 80 che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Nelle Marche sono 13mila

Invisibili del vaccino: caccia agli over 80 che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Nelle Marche sono 13mila
Invisibili del vaccino: caccia agli over 80 che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Nelle Marche sono 13mila
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 23 Aprile 2021, 09:33

MACERATA - Contattare gli irraggiungibili ultraottantenni. Le Marche risultano una delle regioni che più ha vaccinato questa fascia di età ma adesso la campagna di immunizzazione di massa sta facendo i conti con un problema importante: vaccinare gli anziani che non risultano aver prenotato la dose per difficoltà ad usare i canali dedicati, perché vivono soli o semplicemente perché si sono dimenticati di farlo. I cosiddetti invisibili che nelle Marche sono un esercito che si aggira sulle 13 mila unità.

Di questi una piccola parte, che la Regione prevede si aggiri sulle duemila unità, potrebbe non aderire comunque alla campagna vaccinale ma il problema è riuscire ad intercettare e raggiungere la platea di coloro che invece vorrebbero farlo ma non riescono per difficoltà oggettive a prenotarsi. 

La situazione 

In questo caso potrebbe essere determinante il ruolo dei Comuni che, conoscendo alla perfezione i propri territori e le proprie comunità, se messi in condizioni di farlo riuscirebbero ad effettuare rapidamente uno screening sulla volontà o meno di vaccinarsi degli ultraottantenni rimasti indietro. «Nel caso in cui dovessero essere rese disponibili le liste delle persone che non si sono vaccinate –afferma il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli- siamo pronti a effettuare una campagna di sensibilizzazione e di informazione anche in sinergia con l’Av3.

Peraltro già da alcuni mesi il Comune ha messo a disposizione delle persone che hanno poca dimestichezza con la tecnologia gli sportelli InformAnziani e InformaGiovani per supportare tutte quelle persone che, eventualmente, possono non avere a disposizione un computer o non hanno parenti che possono supportarli nella prenotazione. Per accedere ai desk basta chiamare i numeri dedicati (0733-263026 e 0733-256438) e fissare un appuntamento».

L’impegno 

Pure il sindaco di Corridonia si mostra disponibile a collaborare con le autorità sanitarie locali per individuare chi è finora sfuggito alla campagna vaccinale anti covid. «Se Asur o Av3 sono in grado di comunicarci chi sono gli ultraottantenni vaccinati e quelli non vaccinati residenti nel mio Comune – spiega Paolo Cartechini - noi potremo attivare Servizi sociali o Protezione civile in modo da raggiungerli e verificare la loro volontà o meno di farlo. Il contatto potrebbe avvenire attraverso una rete che passa anche dai centri sociali per anziani per capire quanti ne sono e dove sono. Noi come amministrazione non conosciamo i nomi di chi si è vaccinato oppure no. Possiamo provare ad effettuare questa attività di tracciamento sul territorio ma è chiaro che l’input deve sempre arrivare dai vertici della sanità regionale, che devono fornirci i dati su cui poter lavorare». Per quanto riguarda Monte San Giusto non vengono segnalate situazioni di particolare criticità, con una vaccinazione massiva degli ultraottantenni. «Abbiamo cercato anche tramite le farmacie di agevolare i più anziani in particolare nella compilazione della modulistica – dice il sindaco Andrea Gentili-. Se qualcuno non ha aderito alla campagna vaccinale però dovrà essere eventualmente l’Asur ad indicarcelo per poi poter intervenire. Ci rendiamo disponibili ad aiutare, ad individuare chi in quella fascia di età ha avuto problemi nelle prenotazioni magari sollecitando i medici di medicina generale o utilizzando l’anagrafe comunale». 

Il parere 

Di diverso avviso il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, secondo il quale gli ultraottantenni che volevano vaccinarsi hanno avuto tutti gli strumenti e le informazioni per prenotarsi. «Da quello che constato quotidianamente credo che chi si è voluto vaccinare lo ha fatto, perché l’informazione data è stata capillare – spiega - poi ci sono figli, nipoti o medici di base che hanno fornito loro l’assistenza necessaria. Quindi chi non si è vaccinato lo ha fatto per propria scelta, anziani che magari vivono prevalentemente in casa ed i cui familiari non hanno ritenuto necessaria la vaccinazione. Come Comune siamo stati tra i pochi a muoverci inserendo uno sportello con servizi di sostegno per queste fasce di popolazione nell’aiuto alle prenotazioni ed alla compilazione delle modulistica che ha visto diversi over 80 rivolgersi a noi».

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