COLMURANO - ll paese piange Adriano Saputi, scomparso all’età di 94 anni. a Colmurano Saputi vuol dire prodotti vinicoli e Adriano aveva continuato la tradizione iniziata dal padre. Da qualche tempo viveva nella casa di riposo di Loro Piceno, trasferita in questi tempi in contrada Maestà di Urbisaglia, dove l’altra sera è spirato.
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Adriano Saputi aveva dedicato la vita alla famiglia e al lavoro, all’ampliamento della Cantina Saputi, fondata dal padre Angelo nella prima metà del secolo scorso, creando una delle prime cantine marchigiane con vini di grande carattere.
Da quell’anno in poi Adriano con la famiglia si impegnò nello sviluppo dell’attività introducendo oltre all’autoctona Ribona anche nuove varietà di uva come Sangiovese, Montepulciano, Passerina, Chardonnay, Merlot, Sauvignon blanc. L’azienda, ancora oggi a conduzione familiare, è gestita dal figlio di Adriano, Alvaro e dai figli di quest’ultimo, Leonardo e Andrea. La famiglia Saputi da quattro generazioni si occupa della coltivazione delle viti e della produzione di vino. «All’epoca, durante la seconda guerra mondiale - ricorda il nipote Andrea – il mio bisnonno barattava le damigiane di vino con le taniche di gasolio con i soldati che passavano nelle nostre parti. Da sempre si era dedicato alla cantina e alla produzione del vino. Era un tipo particolare, duro».
Amava giocare a carte con gli amici al bar, un hobby che ha continuato a praticare fino a quando non è andato a vivere nella casa di riposo». Adriano Saputi lascia i figli Alvaro e Danilo, le nuore Maria Grazia e Raffaella, i nipoti Leonardo, Andrea e Giulia, i pronipoti e tanto vuoto nel cuore di chi lo conosceva. I funerali si svolgeranno oggi alle 10 nella chiesa parrocchiale di Colmurano. La camera ardente è stata allestita alla casa di riposo a Maestà di Urbisaglia.