Perseguita la sua ex avvocatessa, un 56enne condannato a 2 anni. Pagherà anche i dannni

Perseguita la sua ex avvocatessa, un 56enne condannato a 2 anni
Perseguita la sua ex avvocatessa, un 56enne condannato a 2 anni
di Benedetta Lombo
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Sabato 27 Maggio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12:47

CIVITANOVA - Perseguita la sua ex avvocatessa, 56enne condannato a due anni, disposta una provvisionale di 8.000 euro. Il giudice ha concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena se l’uomo seguirà un corso di recupero in un ente che si occupa di prevenzione, assistenza psicologica e recupero entro sei mesi da quando la sentenza diventerà definitiva. 

Il processo discusso ieri davanti al giudice Francesca Preziosi del Tribunale di Macerata, riguarda episodi avvenuti da marzo del 2016 ai danni di un’avvocatessa civitanovese.

La professionista aveva patrocinato l’imputato, di Montegranaro, in un procedimento penale per un incidente stradale in cui il figlio era rimasto vittima. L’imputato all’epoca firmò un atto di transazione con il quale, dopo aver ottenuto il risarcimento del danno, si impegnava a non intraprendere alcuna azione legale e civile ma quando il giovane che aveva causato l’incidente mortale patteggiò la pena, non accettando l’esito di quel procedimento (questa è la ricostruzione dell’accusa, ndr) e se la sarebbe presa con il proprio legale perseguitandola. Si sarebbe appostato e presentato più volte allo studio della professionista, sia sul posto di lavoro del marito, chiedendo insistentemente di parlare con lei e in un’occasione si era presentato con una catena di metallo che faceva tintinnare minacciosamente. L’avrebbe chiamata ripetutamente al telefono, aveva anche presentato un esposto al Consiglio dell’Ordine degli avvocati e si sarebbe adoperato affinché i finanzieri facessero un controllo fiscale al suo studio. Un incubo per la professionista che aveva iniziato ad aver paura anche ad uscire da sola da casa o dal suo studio. Ieri, dunque, la discussione: il pubblico ministero Francesca D’Arienzo ha chiesto la condanna a due anni e mezzo, il giudice ha disposto la pena di due anni. L’avvocatessa era parte civile con il collega Gabriele Cofanelli (che ha espresso soddisfazione per l’esito del processo), l’imputato era difeso dall’avvocato Vando Scheggia. Una volta lette le motivazioni potrà decidere se impugnare la sentenza in Appello.

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