Sesso nell'ascensore a vetri e aggressione ai poliziotti che accorrono

Civitanova, sesso nell'ascensore a vetri e aggressione ai poliziotti che accorrono: condannato
Civitanova, sesso nell'ascensore a vetri e aggressione ai poliziotti che accorrono: condannato
di Benedetta Lombo
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Giovedì 9 Luglio 2020, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 11:42

CIVITANOVA - «Ci sono due che fanno sesso in ascensore, intervenite». Gli agenti arrivano e vengono aggrediti. Condannato a sette mesi di reclusione un civitanovese di 32 anni. La vicenda è avvenuta quattro anni fa. Era fine aprile del 2016 quando al commissariato di Civitanova arrivò la segnalazione di un uomo che aveva visto due persone consumare un rapporto sessuale nell’ascensore pubblico a vetri di via Cecchetti.

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Lo slancio di passione non era stato gradito a chi aveva assistito alla scena e aveva richiesto l’intervento della polizia. Nel giro di pochi minuti sul posto arrivò una pattuglia della Volante, gli agenti richiamarono manualmente l’ascensore e quando le porte si aprirono la coppia non sembrò aver gradito l’interruzione. «Che volete? Sono di Civitanova, prima o poi a voi due vi trovo, la cosa non finisce qui, senza divisa non siete nulla»,
 
avrebbe gridato il giovane, poi, secondo quanto ricostruito dalla procura – ieri in aula l’accusa è stata sostenuta dal pubblico ministero Francesca D’Arienzo –, il giovane avrebbe aggredito entrambi i poliziotti spingendoli e strattonandoli. Finito sotto processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ieri il procedimento è stato discusso. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a un anno e due mesi di reclusione, il legale Ennio Sciamanna ha invece sostenuto che non ci sarebbe stata alcuna violenza nei confronti dei poliziotti. Il giudice Daniela Bellesi ha condannato il 32enne a sette mesi di reclusione, concedendo la sospensione della pena subordinata allo svolgimento di lavori di pubblica utilità per tre mesi a decorrere dal passaggio in giudicato della sentenza. Il giovane è stato condannato al risarcimento del danno nei confronti dei due agenti, entrambi parte civile (mille euro per uno e 2.000 euro per l’altro).

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