Civitanova, scuola senza scala antincendio per un cantiere: trasferite al piano terra 6 classi

Civitanova, scuola senza scala antincendio per un cantiere: trasferite al piano terra 6 classi
Civitanova, scuola senza scala antincendio per un cantiere: trasferite al piano terra 6 classi
di Emanuele Pagnanini
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 03:00

CIVITANOVA Scuola primaria senza scala antincendio, tutti gli alunni sono stati trasferiti al piano terra. Le aule necessarie alle classi, sei in tutto, sono state ricavate in spazi comuni, come la biblioteca e l’aula magna, e locali adibiti ad altri scopi. Il plesso in questione è l’Anita Garibaldi di via Ugo Bassi, quartiere Risorgimento, che ospita le elementari. A prendere la decisione, il dirigente Maurizio Armandini 

Due i fattori che hanno determinato il trasferimento delle classi lasciando inutilizzato il primo piano: il terremoto dei giorni scorsi e i lavori che interessano la scuola. Un combinato disposto che ha fatto optare per una sicurezza preventiva. Gli alunni, infatti, non sono stati mai in pericolo né la struttura ha riportato danni dopo le scosse. Il fatto è che per effettuare dei lavori di ampliamento programmati da tempo (serviranno ad avere proprio nuove aule) è stato necessario spostare la scala esterna in ferro, quella da usare in caso di emergenze come, appunto gli incendi e i terremoti.

L’impossibilità di utilizzare la scala antincendio ha allarmato alcuni genitori proprio dopo il sisma con epicentro la costa al largo di Pesaro.

Non sarebbe stata sicura in caso di evacuazione

È stato fatto presente che la sola scala interna nel caso di un’evacuazione non sarebbe stata sicura. Segnalazione recepita dal dirigente che lunedì ha disposto il trasferimento delle classi dal piano superiore a quello inferiore. Una soluzione temporanea che va nell’ottica della prevenzione. Però i tempi non saranno brevissimi. Infatti attualmente il cantiere per l’ampliamento dell’Anita Garibaldi è fermo. La ditta che esegue i lavori attende l’adeguamento al nuovo prezziario regionale. Con l’aumento delle materie prime, l’impresa non riesce più a rientrare nei costi rispetto all’offerta con cui è stato vinto l’appalto. La Regione ha adeguato il preziario e a quello si chiede di far riferimento. Nel frattempo, però, i lavori che sarebbero dovuti terminare lo scorso maggio, sono stati sospesi. Spetta alla giunta accettare la richiesta dell’impresa, aumentare il capitolo di spesa in modo da far riprendere i lavori. Decisione che potrebbe essere presa la prossima settimana.

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