Presenza questa fondamentale poiché il piano, redatto sulla base della legge regionale del 2017, prevede la collaborazione delle compagnie nell’individuare i siti, preferibilmente su aree pubbliche, dove istallare le antenne evitando così contenziosi legali che non piacciono a nessuno. «La Conferenza dei servizi - spiega Belletti - è stata utile per condividere il piano con i tecnici, i Comuni limitrofi e gli operatori telefonici. Ora il verbale dovrà essere approvato con determina dirigenziale. Seguirà un’assemblea pubblica per illustrare il piano e successivamente prenderà il via l’iter per la verifica di assoggettabilità o meno a Vas. Ultimo step, l’approvazione in consiglio comunale». Una gestazione, per la verità, molto lunga per questo strumento. Infatti risale al dicembre del 2019 l’incarico esterno a un professionista per una mappatura del territorio e per la redazione del piano.
La delibera
Ma solo tre anni dopo questa delibera viene pubblicata una bozza all’albo pretorio. La questione è tornata di stringente attualità solo grazie alla protesta dei residenti del rione Quattro Marine dove, in via Caracciolo, è in programma l’istallazione di un ripetitore telefonico. Opera al momento sospesa con la proposta del Comune di spostare l’antenna da via Caracciolo, proprio a pochi metri da alcune abitazioni, in un angolo del parcheggio dell’Eurospin, diverse centinaia di metri più a Nord. Oltre a questa proposta, tra gli impegni presi dall’amministrazione comunale nella serie di incontri che si sono svolti nel quartiere, anche l’adozione del piano antenne.
Lo strumento
«Questo rappresenta un importante strumento volto ad assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti telefonici, senza trascurare la tutela sanitaria, ambientale, paesaggistica e architettonica del territorio – continua l’assessore Belletti – il piano ci consentirà di regolamentare l’installazione delle antenne nel territorio comunale. In particolare una dislocazione pianificata, controllata e condivisa. L’amministrazione ha individuato le aree sulle quali potranno essere installate le nuove antenne. Sarà condiviso con tutta la cittadinanza e auspico di portare questo fondamentale strumento urbanistico in consiglio comunale quanto prima». Una tempistica non è stata data ma sono stati illustrati tutti i passaggi: prima la determina del dirigente, poi l’assemblea pubblica, l’assoggettabilità a Vas e l’adozione in aula.
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