Va dal parrucchiere e chiede un trattamento per capelli: poi esce senza pagare 750 euro

Michele D’Agruma
Michele D’Agruma
di Chiara Marinelli
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Sabato 9 Luglio 2022, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 09:23

CIVITANOVA - Va dal parrucchiere per trasformare completamente il suo look, da mora con i capelli corti a bionda con i capelli lunghi oltre le spalle. Ma esce dal salone con una scusa e non paga il conto. Sparita nel nulla. L’episodio è avvenuto ieri quando una donna marocchina si è presentata nel salone “Blondix - Specialisti del Biondo” di via Cernaia. La donna aveva preso appuntamento il giorno prima per stravolgere completamente il suo look e sottoporsi ad un trattamento parecchio lungo, che prevedeva il cambio di colore e l’applicazione delle extension per allungare i capelli. Alle 9 circa la donna, sui trent’anni, secondo quanto riferito dal parrucchiere Michele D’Agruma, si è presentata nel salone di via Cernaia e ha cominciato il trattamento che sarebbe terminato soltanto nel primo pomeriggio. Il costo del lavoro era di 750 euro. 
 

Va dal parrucchiere non paga il conto

«Prima di iniziare il trattamento, le avevo fatto il preventivo e lei era d’accordo su quanto sarebbe venuto a costare – ha raccontato il proprietario del salone di via Cernaia –. Non era una sorpresa, dunque. Lei era consapevole di quanto avrebbe speso. La ragazza è stata qui circa sei ore, era molto gentile, chiacchierava. Era la prima volta che la vedevo qui. Alla fine del trattamento ha detto che sarebbe venuta a prenderla una amica. È uscita parlando al telefono, dicendo che stava andando incontro alla sua amica e lasciava qui la borsa. Ma è sparita senza pagare nulla. C’erano anche altri clienti, mi sono voltato e lei era sparita. La borsa, in realtà, era vuota, una borsa da quattro soldi». 
«Lunedì  – ha continuato Michele D’Agruma - farò denuncia di quanto accaduto alla polizia.

Ho le foto e i video che normalmente faccio per confrontare il prima e il dopo trattamento. Ho segnalato la cosa per mettere in guardia gli altri colleghi, anche sui social hanno scritto addirittura che il ladro ero io. Ma la gente non si rende conto che quello che era stato richiesto è un trattamento costoso» ha concluso D’Agruma.

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