Ricoverata dopo aver subito uno scippo in strada, donna si ammala di Covid e muore

Norina Garbuglia
Norina Garbuglia
di Chiara Marinelli
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Giovedì 4 Marzo 2021, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 08:16

CIVITANOVA - Scippata da un delinquente mentre è in giro, viene trovata in stato confusionale lungo la statale adriatica a Porto Potenza. Soccorsa, viene ricoverata, si ammala di Covid-19 e muore. Se ne è andata così la civitanovese Norina Garbuglia, 75 anni. Ieri mattina sono stati celebrati i funerali. 

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«Il giorno 13 gennaio eravamo qui a casa, stavamo vedendo la partita – ha raccontato il marito della signora, Marcello Baldassarri –.

Lei mi ha detto “vado dal dottore a prendere le medicine” ed è uscita. Erano le 17.30, l’ho chiamata mi ha detto che stava tornando a casa. Non l’ho vista arrivare e così, dopo un po’, ho cominciato a cercarla girando con la macchina e, alla fine, ho chiamato la polizia. Alle 22 mia moglie è stata rintracciata a Porto Potenza. Qualcuno ha chiamato le forze dell’ordine, vagava in stato confusionale e un commerciante l’ha soccorsa e le ha dato una sedia per riposarsi. È stata chiamata la Croce Verde e subito i presenti si sono accorti che non aveva con sé la borsa. Era stata scippata. Un paio di giorni dopo la borsa è stata rinvenuta senza soldi dentro al fosso della pista ciclabile del Castellaro, verso Civitanova Alta. Lei all’ospedale non voleva andare, aveva paura del Covid. Ma temendo avesse avuto qualcosa, l’hanno portata per dei controlli. Non si ricordava niente di quello che era successo. È stata portata all’ospedale di Civitanova Alta».

«Al mattino - prosegue il racconto dell'uomo - ci è stato detto che non c’erano posti liberi e dopo averle fatto il tampone, che era negativo, è stata portata in una casa di cura. Anche lì tampone negativo. Nella clinica privata è rimasta 9 giorni. Una sera un medico mi chiama e mi dice che la mattina dopo la avrebbero portata a fare una risonanza in un’altra struttura fuori Civitanova. Poco più tardi mi richiama e mi dice che mia moglie aveva preso il Covid – ha continuato il marito della signora –. Prima è stata portata al Santo Stefano, da lì è peggiorata ed è stata riportata all’ospedale di Civitanova Alta. Poi, dopo un giorno, al Covid Center di Civitanova. Io le parlavo tutti i giorni, facevamo le videochiamate. Sembrava stesse meglio. Dopo qualche giorno ci hanno detto che respirava male. È stata intubata per tre settimane. Due sere fa ci hanno detto che era peggiorata un pochino. A mezzogiorno del giorno dopo ho chiamato. Le avevano già dato poche ore di vita. Alle 16.30 è morta». 

«Era una donna piena di vita - racconta ancora il marito -. Prima dello scippo stava benissimo. Camminava e lavorava sempre. Un delinquente ci ha distrutto la famiglia. Voleva la borsa? Poteva prendersela e basta. Invece chissà cosa le avrà spruzzato in faccia, cosa le avrà fatto». Tre i morti del maceratese legati al Covid riportati nel bollettino del Gores: una sessantunenne di Potenza Picena, una donna di 83 anni di Morrovalle e un uomo di 95 anni di Matelica.

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