Minaccia choc, arrestato un 33enne. Sequestrata una pistola clandestina

La sede del commissariato di polizia di Civitanova
La sede del commissariato di polizia di Civitanova
di Daniel Fermanelli
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 06:25

CIVITANOVA - Minaccia un uomo di Civitanova, finisce in manette un 33enne di origini pugliesi. La polizia gli ha sequestrato due pistole: una clandestina e una scacciacani.

Il blitz è stato messo a segno sabato mattina, dopo un’attività di indagine - durata diverse settimane - condotta dagli agenti del commissariato in collaborazione con i colleghi della Squadra mobile della questura. L’arrestato, residente a Civitanova, è ritenuto responsabile della detenzione di un’arma clandestina in quanto trovato in possesso di una pistola di fabbricazione russa con matricola abrasa, completa di caricatore e relativo munizionamento.

Il 33enne, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona (minacce e lesioni) era finito nel mirino della polizia nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Macerata, dopo che si era reso responsabile di una serie di minacce gravi nei confronti di un civitanovese. Quest’ultimo, intimorito, si era rivolto al commissariato guidato dal dirigente Fabio Mazza. Dopo un’intensa attività di indagine, finalizzata alla raccolta di tutti gli elementi di prova, i poliziotti hanno inviato l’informativa di reato all’autorità giudiziaria che, sposando pienamente la tesi investigativa, ha autorizzato la perquisizione dell’abitazione del 33enne e di tutti i luoghi nella sua disponibilità.

Le operazioni hanno esito positivo.

Infatti, come già detto, nella casa del giovane è stata rinvenuta un’arma clandestina, mentre in un altro locale in uso allo stesso, c’era una pistola marca Beretta del tutto simile al modello in uso alle forza di polizia, con caricatore contenente una cartuccia priva di ogiva, anch’essa posta sotto sequestro. L’arrestato è stato portato nel carcere di Montacuto, ad Ancona.

Un’importante operazione quella condotta dagli agenti del commissariato di Civitanova e della Squadra mobile di Macerata, che in poche settimane sono risaliti al responsabile delle minacce, facendo scattare le manette ai suoi polsi. Gli accertamenti sono ancora in corso per delineare tutti i contorni della vicenda finita all’attenzione dell’autorità giudiziaria.
 

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