CIVITANOVA - «Il Comune mantiene la governance sull’urbanistica; non ci sarà alcuna privatizzazione del porto; nessuno caccerà chi sta dentro il porto, chi è titolare di una concessione e chi vi lavora». Sono i tre punti cardine dell’intervento del sindaco Fabrizio Ciarapica sull’argomento più dibattuto in città. Il primo cittadino rompe il silenzio e pone condizioni che sembrano minare alle fondamenta la proposta di Antonelli. «Attenzione, però, in questa proposta ci sono aspetti molto interessanti. Io non precludo a priori alcuna possibilità. Proposta legittima da valutare. Sempre tenendo presente i punti che ho detto: nessuno abdica al controllo pubblico».
«La governance di tutto ciò che avverrà nel porto - prosegue il sindaco -, perché la nostra intenzione è di migliorarlo e metterlo in sicurezza, sarà sempre pubblica: del Comune per quel che gli compete e della Regione». Tutto il progetto Eurobuilding, però, si basa sulla richiesta di rilevare l’area portuale in un’unica concessione per 90 anni (piano per rendere gli investimenti produttivi). «Esatto, è solo un’ipotesi. Chiaramente nel realizzare infrastrutture pubbliche, il privato ha bisogno di un ritorno. Ma, poniamo, se presentando un progetto di ristrutturazione del porto ambizioso riuscissimo ad intercettare i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, le opere pubbliche sarebbero realizzate con questi soldi ed il privato non avrebbe più bisogno di palazzoni da vendere. Questo è solo un esempio. Mentre il nostro interesse per il Pnrr è reale e concreto. Da lì si può ripartire per avere un porto migliore e sicuro, cosa che con interventi pubblici non è stato possibile negli ultimi decenni».
Ciarapica parla di «collaborazione tra pubblico e privato come la stella polare per le opere pubbliche», sempre rimarcando «la governance di ogni intervento in mano al Comune».