«Non devi finanziare il Motor days», l’aut aut al sindaco di sette consiglieri alleati

Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica
Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica
di Emanuele Pagnanini
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Mercoledì 15 Luglio 2020, 06:05
CIVITANOVA - Il finanziamento dell’evento Motor days scatena la crisi politica. È un vero e proprio aut aut quello che sette consiglieri di maggioranza hanno inviato al primo cittadino. La convocazione di una nuova conferenza stampa da parte degli organizzatori, con l’annuncio della presenza del sindaco Ciarapica e dell’assessore Gabellieri, innesca la bomba. Il conto alla rovescia è partito, può essere fermato solo dalla decisione di non finanziare la manifestazione. «Ricordiamo al sindaco che non è la prima volta che decide di sua propria volontà – si legge nella nota – ignorando chi, su indicazione degli elettori, gli consente di governare».

 
«Lo diffidiamo - si legge ancora - a perseverare su tale atteggiamento anche con l’evento Motor Show, pena scelta estrema di dissenso che i sottoscritti vorrebbero evitare, a meno che non vi siano costretti». Firmato Cristina Ruffini, Costantino Cavallo, Francesco Caldaroni e Paolo Nori (Fratelli d’Italia), Sergio Marzetti e Piero Croia (indipendenti) e Pino Beruschi (Lega). Rimangono fedeli al sindaco quelli di Vince Civitanova, Obiettivo Civitanova e Forza Italia, nuovo partito del primo cittadino. La «scelta estrema di dissenso» è qualcosa di più di un voto contrario alla variante di bilancio per destinare al Motor days i 100mila euro avuti dalla Regione. Può essere chiaramente intesa come una mozione di sfiducia. Un avvertimento, insomma, in linea con il tono di tutto il comunicato.
«Giovedì 16 luglio, presso la sala convegni dell’hotel Cosmopolitan, verrà presentato pubblicamente l’evento Motor Show. All’incontro saranno presenti anche il sindaco e l’assessore alla cultura – si legge – in poche parole, con questo atto si getta alle ortiche quanto già deciso. Proseguire su questa scelta non condivisa è un’aperta offesa alla dignità e al ruolo dei consiglieri comunali. Al di là di questo, inoltre, appare fuori da ogni logica finanziare un evento privato di forte richiamo contestualmente alla decisione del governo di prolungare l’emergenza Covid per altri mesi». 
Ribaditi i motivi della contrarietà, viene aggiunta l’accusa. «Il sindaco eviti di addurre pretesti per giustificare una manifestazione che oggi solo lui e la Gabellieri difendono: i 100mila euro che la Regione ha destinato alla città a compenso della fiera trasformata in Covid Hospital non sono vincolati all’evento stesso, come in modo pretestuoso si vorrebbe far credere. Per noi il Motor Show è un’iniziativa da cancellare. Si valuti l’opportunità di programmarne un utilizzo diverso, evitando altre cancellazioni, come già fatto per Popsophia e Rive, senza un normale confronto con i consiglieri di maggioranza. In caso contrario, annunciamo possibili iniziative di contrasto ad una giunta che ignora qualsiasi principio di democrazia».
Emanuele Pagnanini
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