Addio Michele, 62 anni, stroncato da un malore: una vita spesa a favore dei disabili

Michele Cascella aveva 62 anni
Michele Cascella aveva 62 anni
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 22 Aprile 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 16:21

CIVITANOVA - Un improvviso malore, la notte scorsa, ha strappato alla vita Michele Cascella. Pugliese di nascita ma civitanovese nel cuore (dove ha vissuto in larga parte e dove ha fatto nascere e crescere la sua famiglia), aveva 62 anni ed era molto conosciuto in città per il suo impegno nel sociale. Insieme alla moglie Barbara Patrizi aveva fondato, 20 anni fa, l’associazione “Matteo onlus” che aveva un unico ma molto ambizioso obiettivo: abbattere le barriere architettoniche, fisiche e mentali. 

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Tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute in questi 20 anni hanno avuto nell’associazione Matteo un interlocutore attento, sempre pronto a pungolare quando bisognava mettere in luce le carenze nei confronti dei diversamente abili ma a soprattutto a collaborare per iniziative importanti.

Dal 2002 ad oggi sono diversi gli obiettivi raggiunti da Cascella (che dell’associazione era vicepresidente) con la moglie (presidente). A partire dal 2003 quando per la prima volta una spiaggia libera della città divenne accessibile a tutti con l’istallazione di una pedana sull’arenile e la creazione di uno spazio di manovra per la carrozzina. Ma l’azione della onlus ha nel tempo superato i confini cittadini. 


L’ultima iniziativa in ordine di tempo è la raccolta fondi “Quattro ruote per Rocco” grazie alla quale, con il coinvolgimento del Comune di Montappone e di aziende private, è stato possibile donare un’auto ad una persona che aveva perso la possibilità di avere un lavoro perché non automunito. Dalla scorsa estate, l’associazione aveva aperto una nuova sede in via Cattolica, nella zona industriale di Civitanova Alta. Non solo impegno per i diversamente abili, ma anche aiuto alle famiglie in difficoltà durante la pandemia. Risale a pochi giorni fa l’ultimo incontro con il sindaco e l’assessore ai servizi sociali. Oltre alla moglie Barbara, lascia tre figli: Matteo, Elisabetta e Mariachiara.

Questi i messaggi delle due figlie: «Sei stato, sei e sarai sempre la parte più bella di me. Ti sei portato via il mio cuore con te, Rip angelo mio». «E adesso io come faccio senza di te? Non dovevi lasciarmi così. Stanotte con te hai portato via metà del mio cuore. Ti amo papà, ora puoi correre come hai sempre sognato». I funerali oggi pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a San Marone.

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