Marijuana arrivata per posta dall’Austria, le Fiamme gialle scovano 31 chili di droga

Parte della droga sequestrata dalla Guardia di finanza
Parte della droga sequestrata dalla Guardia di finanza
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Mercoledì 23 Dicembre 2020, 08:15

CIVITANOVA - Due chili di marijuana spedita dall’Austria a Civitanova, il pacco però è stato intercettato dalla Guardia di finanza, nei guai è finito un giovane di Civitanova che a Porto Sant’Elpidio ha un’attività imprenditoriale. In un locale nella sua disponibilità, nel Fermano, sono stati trovati e sequestrati altri 29 chili della stessa sostanza. Da quanto scoperto, dunque, viaggiava via posta la marijuana sequestrata dalla Guardia di finanza di Fermo, in totale due chilogrammi rinvenuti e sequestrati all’interno di un pacco proveniente dall’Austria, mentre altri 29 sono stati recuperati all’interno di un ufficio/laboratorio che il giovane ha a Porto Sant’Elpidio. 
 

 
L’attività di prevenzione e contrasto al traffico di sostanze stupefacenti condotta durante tutto l’anno dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Fermo, coadiuvati dalle unità cinofile del Gruppo di Fermo, ha permesso, il 15 dicembre scorso, di individuare un pacco “sospetto” proveniente dall’Austria e destinato al giovane civitanovese. I finanzieri conduttori e i due cani antidroga Fancy e Grant hanno identificato immediatamente l’involucro contenente i due chilogrammi di marijuana e, per questo, è stata informata l’autorità giudiziaria maceratese, che ne ha coordinato le successive attività.

Il fermo della sostanza è avvenuto alla presenza del destinatario della spedizione che, contrariamente a quanto accade di solito, non aveva ricevuto il pacco a casa ma era andato lui stesso, di persona, a ritirarlo nella sede della ditta che si occupa del trasporto dei pacchi. All’interno dello scatolone intercettato, oltre ai vistosi sacchi contenenti la marijuana acquistata, è stato addirittura rinvenuto un ulteriore sacchetto riportante la scritta “extra free”, più piccolo rispetto agli altri, contenente analoga sostanza stupefacente offerta “in omaggio” al destinatario italiano.

A quel punto sono scattate ulteriori e mirate perquisizioni in alcuni locali che sono nella disponibilità del responsabile, situati a Porto Sant’Elpidio e a Civitanova: nel Fermano è stato scoperto un ufficio adibito a laboratorio per il confezionamento dello stupefacente nel quale sono stati trovati e sequestrati ulteriori 29 chili di marijuana insieme al materiale necessario per il confezionamento e la spedizione della sostanza: bilancini di precisione, macchina per sottovuoto, confezioni e buste per imballaggi, barattoli, sacchetti di plastica.

Un quantitativo ragguardevole, immediatamente comunicato all’autorità giudiziaria fermana, che, il giorno seguente, ha convalidato il sequestro, come quella maceratese. Il responsabile è stato denunciato per il reato previsto dall’articolo 73 del Testo Unico sugli stupefacenti per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. 

Innegabile che l’intero quantitativo sequestrato, oltre 31 chilogrammi di sostanza stupefacente, avrebbe trovato un immediato collocamento sul mercato, soprattutto tra i più giovani. Proprio a questi ultimi la Guardia di finanza, secondo una consolidata politica di comunicazione svolta all’interno degli istituti scolastici, si rivolge con un messaggio di dissuasione dal consumare stupefacenti, informandoli sugli effetti negativi causati alla salute ed alle condizioni di vita in generale. Il costante e quotidiano impegno delle Fiamme gialle per la tutela della legalità e della salute pubblica ha permesso, ancora una volta, di prevenire l’immissione sul mercato di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita al dettaglio avrebbe potuto fruttare guadagni illeciti al pusher per oltre 240.000 euro. 

I finanzieri proseguiranno le attività di accertamento in relazione all’aggressione patrimoniale dei proventi derivanti dalla commissione dei reati collegati al traffico di sostanze stupefacenti, colpendo, anche fiscalmente, l’accumulo di ricchezze illegali ed occulte.
 

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