Stroncato da un malore Gino Ruggeri, imprenditore ed ex presidente della Civitanovese

L'imprenditore civitanovese Gino Ruggeri
L'imprenditore civitanovese Gino Ruggeri
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Sabato 9 Gennaio 2021, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 12:52

CIVITANOVA - Addio a Gino Ruggeri. Se n’è andato improvvisamente ieri pomeriggio uno degli industriali calzaturieri più noti della città. A fine anni Ottanta è stato anche presidente della Civitanovese, passione che ha coltivato con ottimi risultati visto che i rossoblù in quegli anni militavano stabilmente tra i professionisti. Gino Ruggeri aveva 73 anni.

A causare il decesso, un improvviso malore ieri intorno alle 17 mentre si trovava a Porto Potenza davanti ad una delle sua ex fabbrica. Sul posto, oltre ai mezzi di soccorso, anche i Carabinieri che hanno solo costatato le cause naturali della morte, dovuta probabilmente ad un problema cardiaco. Era il più piccolo di quattro fratelli, Umberto, Paolo e Luigi. Una vera e propria dinastia nel settore delle calzature, tanto che non è esagerato dire che hanno contribuito allo sviluppo economico di Civitanova e a renderla tra le capitali della produzione di scarpe.

Il calzaturificio Fratelli Ruggeri è stato il primo di una serie di passi che tra gli anni settanta, ottanta e novanta hanno portato lontano il cognome. Tante la aziende create, come la Ipr nel settore dei fondi per calzature. C’è stata poi la Ruggeri e Pagnanini e altri marchi ancora. Gino Ruggeri ha anche provato ad aprire aziende all’estero. Poi con i fratelli si sono divisi le varie aziende. Qualche anno fa, nel 2011, subì una violenta rapina nella sua villa dove ignoti con il volto mascherato lo hanno picchiato e legato. Episodio che non ne fiaccò il forte carattere.

Ma il suo nome, per gli sportivi, è legato ai colori rossoblù. È stato giovane dirigente negli anni in cui la squadra faceva la spola tra C\1 e C\2, per poi diventarne presidente, patron e principale finanziatore.

Dopo la morte di Umberto Traini, nel 1986, assunse la carica principale del club per poi portarla avanti fino al 1991. Ma anche nei due anni successivi, con la presidenza Cataldi, rappresentava sempre il maggiore azionista del sodalizio. Riuscì a creare una squadra quasi interamente formata da civitanovesi, con pochi innesti da fuori regione. Ma anche da questi non è mancato un caro ricordo.

Esiste una chat, creata in occasione di rimpatriate tra dirigenti ed ex calciatori, in cui ieri sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio dei suoi ex giocatori e direttori sportivi (tra gli altri Andrea Pallotto e Gianni Rosati). Lo ricordano come il più grande presidente che hanno avuto. Listato a lutto il sito della Civitanovese. E poi ci sono i tifosi. Ieri, appena si è diffusa la notizia della sua morte, tanti i messaggi apparsi su Fb. Come quello del supertifoso Stefano Paolini, presidente del Club Rossoblù: «per me sarai il mio caro presidente… ciao Gino». Lascia la compagna Filomena e cinque figlie. I funerali si terranno probabilmente nella giornata di domani nella chiesa di San Gabriele. Intanto da oggi si può rendere omaggio alla salma nella casa funeraria Terra e Cielo dell’Asof.

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