Un esposto in Procura
dopo l'emergenza idrica

Un esposto in Procura dopo l'emergenza idrica
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Martedì 10 Marzo 2015, 20:58 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 12:14
CIVITANOVA - Migliorare la comunicazione, aggiungendo anche messaggi Sms ai capofamiglia. E inoltre pensare ad una sede operativa per la Protezione civile dove coordinare l’intervento di tutti gli enti e le associazioni, programmare riunioni ed esercitazioni. Sono questi gli aspetti da ottimizzare lasciati in eredità dall’emergenza idrica, dove si è verificato solo un rischio potenziale. Ma il bilancio tracciato da amministrazione comunale, Atac e Protezione Civile è essenzialmente positivo. Non la pensano così Amedeo Regini (Citt@verde) e Mirko Ciavattini (ex iscritto Pd) che hanno presentato un esposto alla Procura sulla vicenda. Chiedono spiegazioni al consorzio del Tennacola sul perché si sia verificata infiltrazione di acqua piovana nel pozzo di captazione, se il Comune abbia avvisato immediatamente l’utenza, se sono ravvisabili responsabilità nell’accaduto. Risposte che il sindaco Corvatta, l’assessore Cecchetti, Atac (l'ad Cognigni, il presidente Mantella, e De Carolis dell’ufficio tecnico), il responsabile della Protezione Civile Del Medico hanno fornito in conferenza stampa. Presente anche Roberto Ciccola dell’Associazione Carabinieri in congedo che ha preso parte alla distribuzione dell'acqua potabile. “La crisi è stata gestita positivamente - dice il sindaco - devo dire grazie a tutti, anche ad alcuni consiglieri di opposizione e ai cittadini che sono stati ordinati e responsabili”. Allarme scattato alle 17.36 di giovedì scorso con la segnalazione di acqua torbida, alle 18.20 il fax a sindaco, Prefettura e ospedali. Sono stati distribuiti complessivamente 195 mc di acqua ai cittadini, 70 all’ospedale per la dialisi e 80 alla clinica Villa dei Pini. Questo con autobotti e cisterne. Inoltre distribuite 102.924 bottiglie e 1.000 sacchetti (oltre 140 mila litri). Una sessantina di persone hanno lavorato notte e giorno: 3 operatori alla stazione di sollevamento, 10 per la manutenzione della rete, 5 tecnici, 16 unità logistiche di supporto, 6 operatori di Protezione civile, 6 del Comune, 6 delle associazioni militari in congedo. Si presume una spesa di 100 mila euro.
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