Civitanova, la marineria in rivolta
Caos in Consiglio, politici minacciati

Civitanova, la marineria in rivolta Caos in Consiglio, politici minacciati
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 20:43

CIVITANOVA - Consiglio comunale civitanovese sotto assedio della marineria in rivolta.


Il nuovo regolamento del Mercato Ittico, proposto dalla società (40% Comune, 60% diviso tra le due cooperative di pescatori), viene approvato in un'aula presidiata da carabinieri e Guardia di finanza. A chiamare le forze dell'ordine, il presidente Costamagna quando fuori violente discussioni tra membri della categoria avevano acceso gli animi. Categoria, comunque, mai così compatta sulle nuove norme: solo un equipaggio si sentiva penalizzato perchè non iscritto alle coop e per questo ultimo nell'ordine di vendita del pescato (condizione poi superata da un emendamento Pd). Ma la bagarre scoppia quando (all'una) il Pd propone l'anticipo del punto riguardante la marineria. I sentori di una maggioranza divisa sul regolamento (noti all'opposizione) emergono: no all'anticipo del punto (che sarebbe stato rimandato per l'ennesima volta) con 5 consiglieri non Pd che votano insieme agli 8 di minoranza. Esplode la protesta: "Buffoni", "mettetevi la maschera", alcuni degli epiteti. "Noi non dormiamo da 24 ore"; "finora avete discusso del nulla". Invaso l'emiciclo con le forze dell'ordine che evitano contatti. Ma indici puntati verso i consiglieri che hanno votato contro l'anticipo del punto.

E' caos totale. I pescatori promettono di aspettare l'uscita del consiglieri. Costamagna dichiara sciolta la seduta, poi ci ripensa su invito dei colleghi (alcuni già usciti dall'aula). Si rivota l'anticipo (stavolta unanime il sì) con Rossi (Uniti per Cambiare) unico in maggioranza a non cedere alla pressione. Prende la parola per spiegare il suo voto contrario ("l'odg è deciso dalla Conferenza dei capigruppo, meritiamo rispetto") e poi abbandona l'aula ("non accetto che le regole vengano cambiate con la forza"). Voto scontato, sì al nuovo regolamento (si pescherà tre giorni e non quattro) ma certo voto e discussione non si sono svolti in un clima degno di un democratico confronto e di un'aula del consiglio comunale.

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