Collegamento Civitanova-Croazia, primo via libera del Comune. Riparte il progetto, incognita Covid

Il catamarano utilizzato nel 2018
Il catamarano utilizzato nel 2018
di Emanuele Pagnanini
3 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Marzo 2021, 07:40

CIVITANOVA - Collegamento marittimo con la Croazia da Civitanova, per ora c’è una richiesta di attivazione da parte di un’agenzia marittima di Pesaro. Il Comune, da parte sua, ha dato l’ok per l’installazione di un container che funge da biglietteria e zona di controllo per gli imbarchi. Struttura amovibile che sarà sistemata sulla banchina di riva. Ma l’ultima parola spetta alla Capitaneria di Porto. Sarà l’Ufficio circondariale marittimo di Civitanova a dover rilasciare il definitivo parere sull’installazione temporanea in ordine alla sicurezza della navigazione.


In ogni caso si tratta della stessa soluzione adottata nell’estate del 2018, quando per due mesi fu in servizio un catamarano verso Spalato e l’isola di Hvar.

Per cui non ci dovrebbero essere problemi per l’autorizzazione al container. Semmai lo scoglio più grosso da superare è quello del Covid ma si spera che per il prossimo luglio viaggi e vacanze siano permessi. Dunque l’interesse per collegare la città alla Croazia rimane, nonostante i tentativi passati (quello del 2018 e quelli con finanziamento comunale della prima decade del millennio) non inducano all’ottimismo. La richiesta arriva da Pesaro. A Formularla l’agenzia Goro Tours, attiva da molto tempo nel porto pesarese. L’istanza è arrivata negli uffici comunali il 10 febbraio scorso. La Goro Tours ha chiesto di poter attivare una linea passeggeri, tramite collegamento via mare, con la Croazia. Il periodo di attivazione sarebbe dal 24 luglio al 25 agosto.

Due le opzioni per il mezzo nautico da utilizzare: la motonave Krilo Eclipse da 440 posti a sedere o la Krilo jet da 346. Si tratta di motonavi veloci capaci di sostenere una velocità massima da 38 a 40 nodi. Queste le informazioni date al Comune, cui spetta solo il compito di concedere un locale all’interno dell’area portuale. Per attività di biglietteria e distribuzione di materiale pubblicitario è stata scelta la costruzione in legno di largo Donatori di Sangue (che ospita diverse associazioni), di fronte all’Ufficio circondariale marittimo. Per le attività doganali e di security, invece, l’amministrazione comunale ha deciso di seguire lo stesso iter di 3 anni fa, quando il collegamento marittimo fu effettuato dal catamarano Zenit. Quindi sulla banchina di riva, dove attraccherà la nave cui la Goro Tour affiderà il collegamento, sarà sistemato un container e l’area di imbarco e di controllo da parte delle forze dell’ordine sarà delimitata da transenne. 


Realizzare strutture fisse non è possibile per l’annosa questione del Piano regolatore portuale, ancora da approvare. Una situazione che blocca l’ampliamento di tutte le attività (cantieristiche, commerciali, diportistiche). Dunque sono possibili sono strutture temporanee.

© RIPRODUZIONE RISERVATA