Trasporta due quintali di granchi blu da 150 euro al kg, ma al caldo nel baule del Suv: denuncia e maxi multa

Civitanova, trasporta due quintali di granchi blu da 150 euro al kg, ma al caldo nel baule del Suv: denuncia e maxi multa
Civitanova, trasporta due quintali di granchi blu da 150 euro al kg, ma al caldo nel baule del Suv: denuncia e maxi multa
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Martedì 27 Aprile 2021, 12:25

CIVITANOVA - Aveva l'auto piena di granchi blu (quasi due quintali), una specie pregiata che in Italia ha un prezzo che si aggira introno ai 150 euro al kg, ma conservati in maniera terribile e del tutto illegale. Erano nel baule dell'auto, infatti, a circa 17 gradi.

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L'uomo che li trasportava, il titolare cinese di un ristorante sushi di Bari, è però incappato nei controlli della Finanza di Civitanova, rimediano una denuncia ed una multa da 4.500 euro.

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I militari della Compagnia di Civitanova hanno proceduto al controllo di un veicolo condotto da un cittadino di nazionalità cinese, accompagnato da una connazionale.

Alla richiesta dei documenti d’identità degli occupanti l’autovettura, i militari sono stati immediatamente attirati da un acre odore, proveniente dall’interno del mezzo, un SUV, che ad un immediato riscontro visivo è risultato contenere, nel vano posteriore, diverse cassette coperte con teli di stoffa. A specifica domanda, il conducente spiegava di essere il titolare di un ristorante di sushi in Provincia di Bari e di trasportare, per l’esercizio della predetta attività commerciale, 180 kg. di granchi reali blu dell’Atlantico e 2,5 kg. di cefali. Rilevata la conservazione dei medesimi in condizioni igieniche precarie, alla luce dell’assenza di idonea cella frigorifera per il trasporto della merce, le Fiamme Gialle hanno richiesto l’intervento del personale medico del Servizio Igiene Alimenti di Origine Animale dell’ASUR - Area Vasta 3. Le analisi condotte dai sanitari hanno permesso di rilevare come i crostacei e il pesce fossero trasportati in un cattivo stato di conservazione, ad una temperatura di oltre 17°C, a fronte di quella prevista pari a 0°C. Rilevata l’inidoneità al consumo umano, stante peraltro l’assenza di documentazione di supporto dalla quale rilevarne la provenienza, i granchi reali blu e i cefali sono stati così sequestrati e distrutti. Il legale rappresentante dell’attività commerciale è stato denunciato per il reato previsto dall’art. 444 del codice penale (“commercio di sostanze alimentari nocive”), nonché per la violazione all’art. 5 della Legge di Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Parimenti, per l’assenza di idonea documentazione che garantisse la tracciabilità della merce rinvenuta, è stata contestata nei suoi confronti una sanzione amministrativa ammontante nel massimo ad € 4.500.

Ingente il valore della merce sequestrata, in considerazione dei prezzi di mercato del granchio blu reale che, in Italia, si aggirano intorno ai 150 € al chilogrammo.

L’attività di servizio si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto a tutela dell’economia legale, costante impegno della Guardia di Finanza che mira a garantire la sicurezza, la salute pubblica e l’ordine economico finanziario.

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